7-11-2014
ELEZIONI PER IL RINNOVO DELL’ASSEMBLEA NAZIONALE DEI DELEGATI DEL FONDO COMETA: ALLA FIOM IL 57,66%DEI VOTI E 26 DELEGATI SU 45
Nel mese di ottobre le lavoratrici e i lavoratori iscritti a Cometa, il fondo pensione negoziale delle aziende metalmeccaniche aderenti a Federmeccanica e ad Assistal, hanno votato per eleggere i propri rappresentanti nell’Assemblea nazionale dei delegati. La lista della Fiom ha ottenuto un successo nettissimo con il 57,66% dei voti ed eleggendo 26 delegati su 45.
Le altre liste concorrenti, Fim, Uilm, Fismic e Ugl hanno ottenuto rispettivamente il 22,85%, 12,14%, 4,06%, 3,29%, eleggendo nell’ordine 10, 5, 2 e 2 delegati.
Per la Fiom si tratta di un risultato estremamente positivo, reso possibile dalla mobilitazione capillare dei suoi militanti realizzata intorno ad obiettivi di sicurezza e trasparenza nella gestione delle risorse del fondo e per un maggiore utilizzo delle stesse in investimenti sostenibili.
Trattandosi del fondo negoziale più importante del Paese questo dato parla anche a chi, come Governo e Parlamento, sta definendo le modalità di utilizzo delle risorse dei fondi pensione nell’economia reale. La Fiom ha avanzato una proposta precisa, intorno alla quale ha registrato il consenso della maggioranza assoluta dei votanti a Cometa e a Fondapi. Su questa si dichiara disponibile al confronto, ma anche a mettere in campo le iniziative di mobilitazione necessarie a tutela del risparmio previdenziale delle lavoratrici e dei lavoratori e per il loro corretto utilizzo.
4-11-2014
GRAVE INCIDENTE SUL LAVORO ALLA FIAT DI TERMOLI
Nella mattinata di oggi, 04 novembre 2014, si è verificato, all’interno dell’azienda FIAT di Termoli, nel reparto logistica un grave incidente sul lavoro che ha visto coinvolto un lavoratore della logistica investito da un carrello elevatore.
La FIOM e la RSA FIOM denunciano come causa di simili incidenti l’aumento sempre maggiore dei ritmi, dei carichi e orari di lavoro imposti dall’azienda che fanno venir meno il rispetto delle procedure di sicurezza e la scarsa formazione del personale da parte della FIAT.
Chiedono, inoltre, il tempestivo intervento dell’Istituzione preposta alla vigilanza in materia, vale a dire l’ASREM MOLISE e un incontro con la Direzione Aziendale per discutere e analizzare dell’organizzazione del lavoro.
La FIOM Regionale e la RSA FIOM, esprimendo profonda solidarietà al Lavoratore infortunato, proclamano per la giornata di domani (05 novembre 2014) 1 ORA di SCIOPERO a fine turno di lavoro e per tutti i turni di lavoro in segno di protesta, invitando tutte le Lavoratrici e Lavoratori a partecipare.
4-11-2014
FIOM MOLISE AL FIANCO DEI LAVORATORI AST
E’ un fatto di inaudita gravità quanto accaduto a Roma in occasione della manifestazione degli operai delle Acciaierie di Terni (AST), guidati dal Segretario Generale della FIOM Maurizio Landini e da altri componenti della FIOM Nazionale.
Improvvisamente e senza alcun motivo, i lavoratori, che stanno per perdere il lavoro e stavano manifestando pacificamente, sono stati caricati dalle Forze dell’Ordine, che hanno colpito ad un braccio persino Maurizio Landini e picchiato altri sindacalisti, tra i quali il Segretario Rosario Rappa, del quale sono state mandate in onda le immagini con la testa insanguinata.
La FIOM Molise, anch’essa al fianco degli operai di Terni e di ogni lavoratore che in questo momento vede vacillare il proprio posto di lavoro e, con esso, la speranza di una vita libera e dignitosa per sé e per la propria famiglia, condanna i fatti di Roma e l’uso di ogni violenza sui lavoratori, violenza che, se non è stata frutto di un preciso ordine, è stata in ogni caso ingenerata dal clima creato da questo Governo, con le annunciate riforme a danno dei diritti dei lavoratori, e dalle dichiarazioni guerrafondaie e pericolose del Presidente del Consiglio, che ha spesso asserito che non si sarebbe fermato davanti a niente e che sarebbe andato avanti su tutto poiché serviva “un cambiamento violento” (parole testuali).
Ebbene la FIOM Molise ricorda a Matteo Renzi il significato della parola “democrazia” e quello della parola “dittatura” e lo invita a tornare sui libri di storia, poiché forse sta commettendo errori commessi da altri in passato e che hanno condotto il nostro Paese nel baratro.
Per tutti questi motivi, nell’esprimere solidarietà ai lavoratori, ai dirigenti sindacali e ai delegati aggrediti, la FIOM MOLISE invita i lavoratori ad essere uniti in questa lotta e a partecipare allo sciopero generale indetto dalla FIOM al 14 novembre a Milano (per il Nord) e al 21 novembre a Napoli (per il Sud) e a non lasciarsi sconfiggere dalla rassegnazione o dalla paura, perché è proprio quello che vogliono, preannunciando che la scrivente organizzazione sindacale utilizzerà ogni mezzo lecito e democratico per contrastare l’ingiustizia delle azioni e dei provvedimenti del Governo dannosi per la classe lavoratrice.
8-10-2014
No alla scuola-impresa
Venerdì 10 ottobre decine di migliaia di studenti medi manifesteranno nelle strade di almeno 80 città italiane contro la riforma della scuola e la legge delega sul Jobs Act proposti dal governo Renzi.
In Molise gli studenti saranno nelle piazze di Campobasso, Termoli ed Isernia, insieme ad associazioni e movimenti : si oppongono alla privatizzazione della conoscenza, rivendicano scuole ed edifici sicuri e chiedono ai decisori politici di fare subito scelte lungimiranti, in campo nazionale e regionale, in materia di diritto allo studio.
La consultazione pubblica sulla «buona scuola» sta entrando nel vivo e per il momento è online all’indirizzo labuonascuola.gov.it. Quello in corso è un esperimento di democrazia plebiscitaria.
Il Governo vuole evitare il conflitto e i due mesi di “grande dibattito diffuso” sulla scuola servono a confondere le acque, visto che in questo arco di tempo l’intenzione è portare a casa il Jobs Act, la riforma del mercato del lavoro più precarizzante e deleteria di sempre, anche evitando la discussione parlamentare.
Gli studenti, che appartengono ad una generazione nata nella crisi e ormai sensibilizzata dai rischi mortali che la finanza comporta sulla vita e la sua riproduzione, hanno lanciato l’allarme: «Nel mezzo di una crisi economica causata proprio da una finanza sfrenata e senza vincoli — scrivono — il governo Renzi discute non su come porre regole e limiti alle speculazioni finanziarie, o su come redistribuire le ricchezze, ma su come convincere l’1% di speculatori e alta finanza a investire sul sociale».
La battaglia dell’autunno studentesco sarà contro la finanziarizzazione dei beni comuni e la precariz-zazione dei diritti delle persone.
Per questi motivi La FIOM Regionale sostiene l’iniziativa degli studenti e,unitamente alla FLC CGIL, sarà presente con proprie rappresentanze alle manifestazioni degli studenti.
8-9-2014
dr motor licenziamenti durante sciopero
ordinanza di reintegro dopo licenziamento durante sciopero dr motor
7-8-2014
LA FIOM – CGIL REGIONALE DEL MOLISE RIFERISCE CHE IL GIORNO 6.8.2014 IL TRIBUNALE DI ISERNIA HA PRONUNCIATO L’ORDINANZA CON LA QUALE HA DISPOSTO LA REINTEGRAZIONE NEL PROPRIO POSTO DI LAVORO ANCHE DEGLI ALTRI DUE LAVORATORI ESPOSITO FILIPPO E PINELLI ANGELO DIPENDENTI DELLA DR MOTOR COMPANY SPA LICENZIATI IN DATA 12.6.2013. SI RICORDA CHE AI LAVORATORI ERA STATO INTIMATO IL LICENZIAMENTO DA PARTE DELLA DR MOTOR COMPANY S.P.A.:
- PER AVERE PARTECIPATO ALLO SCIOPERO TENUTOSI NELLA VILLA COMUNALE DI ISERNIA IL 7.6.2013, ORGANIZZATO DALLA FIOM CGIL REGIONALE DEL MOLISE PER PROTESTARE CONTRO IL MANCATO PAGAMENTO DI NUMEROSE MENSILITÀ DI RETRIBUZIONE AI LAVORATORI;
- PER AVERE, ANCHE I DUE LAVORATORI REINTEGRATI, TENUTO UN COMPORTAMENTO, A SUO DIRE, OFFENSIVO NEI CONFRONTI DEL PRESIDENTE MASSIMO DI RISIO;
- PER AVER DANNEGGIATO LA SOCIETÀ CON DICHIARAZIONI NON VERITIERE FATTE ALLA STAMPA IN OCCASIONE DI ALTRE MANIFESTAZIONI DI PROTESTA, SEMPRE LEGITTIMAMENTE ORGANIZZATE DALLA FIOM CGIL DEL MOLISE.
I LAVORATORI, ASSISTITI SEMPRE DALL’AVV. GIUSEPPE DI VITO MESSO LORO A DISPOSIZIONE DALLA FIOM REGIONALE DEL MOLISE STESSA, HANNO IMPUGNATO IL LICENZIAMENTO SOSTENENDO LA LEGITTIMITÀ DELLA PARTECIPAZIONE ALLO SCIOPERO INDETTO DALLA PROPRIA ORGANIZZAZIONE SINDACALE, DIRITTO COSTITUZIONALMENTE GARANTITO, DI NON AVERE OFFESO IL PRESIDENTE E LA SUA FAMIGLIA, DI AVERE FATTO DICHIARAZIONI VERITIERE E COMUNQUE PRIVE DI QUALSIASI RILEVANZA DI CARATTERE DISCIPLINARE NON ESSENDO ESSE LA CAUSA DELLA SITUAZIONE DI DIFFICOLTÀ DELL’AZIENDA. IL TRIBUNALE DI ISERNIA, ALLORA, HA ACCOLTO PIENAMENTE IL RICORSO DICHIARANDO LA ILLEGITTIMITÀ DEL LICENZIAMENTO INTIMATO AI LAVORATORI, ORDINANDO LA LORO REINTEGRAZIONE NEL POSTO DI LAVORO PRECEDENTEMENTE OCCUPATO, CONDANNANDO LA DR MOTOR COMPANY S.P.A. AL PAGAMENTO IN LORO FAVORE DELLE RETRIBUZIONI MATURATE DALLA DATA DEL LICENZIAMENTO SINO A QUELLA DELLA LORO EFFETTIVA REINTEGRAZIONE E DEI CONTRIBUTI PREVIDENZIALI E ASSISTENZIALI.
LA FIOM CGIL REGIONALE DEL MOLISE ESPRIME TUTTA LA SUA SOLIDARETÀ AI LAVORATORI PROPRI ISCRITTI, TUTTA LA SUA SODDISFAZIONE PER LA CONFERMA DELL’OTTIMO RISULTATO CONSEGUITO DAL PROPRIO AVVOCATO GIUSEPPE DI VITO, SODDISFAZIONE PER UNA VICENDA CHE RISCHIAVA DI COMPROMETTERE IL FONDAMENTALE DIRITTO COSTITUZIONALE DEI LAVORATORI DI SCIOPERARE PER LA TUTELA E SALVAGUARDIA DEI PROPRI DIRITTI IN QUESTI ULTIMI ANNI COMPLETAMENTE CALPESTATI IN NOME DELLA TUTELA DEGLI INTERESSI IMPRENDITORIALI.
SI ATTENDE ORA L’ESITO DELL’OPPOSIZIONE SPIEGATA DALLA DR MOTOR COMPANY S.P.A. AVVERSO L’ORDINANZA DI REINTGERAZIONE DELL’ALTRO LAVORATORE BERARDI EMIDIO LA CUI UDIENZA SI CELEBRERÀ IL 20.8.2014.
27-10-2013
Vertenza QEI srl – Molise Dati
Tavoli, chiacchiere e promesse, ma zero soluzioni ai problemi dei lavoratori. E’ questa la fotografia impietosa dell’operato di quel governo regionale che avrebbe dovuto segnare il cambio di passo del Molise. Ora vogliamo soltanto ricordare una delle tante vertenze critiche: quella della QEI srl – Molise Dati. Per chi non ricorda o non sa, la società QEI è l’esecutrice del famoso Progetto MEF, quello che avrebbe dovuto far risparmiare alla Regione Molise circa 8 milioni di euro all’anno attraverso il controllo ed il monitoraggio della spesa farmaceutica convenzionata. Un progetto che avrebbe dovuto fare del Molise il centro nevralgico di una struttura nazionale con la realizzazione di impianti tecnologici in regione e conseguente occupazione di un gran numero di unità lavorative e un risparmio, a livello nazionale, di 6-7 miliardi di euro all’anno (ben più dei 4 miliardi incassati con l’IMU sulla prima casa). Ma a causa di una forte opposizione di Federfarma Molise e di una pochezza decisionale del precedente governo regionale, come tutti quanti abbiamo potuto vedere nei numerosi servizi della nota trasmissione televisiva LE IENE, l’appalto non ha avuto esecuzione, condannando alla disoccupazione i 14 lavoratori molisani appositamente assunti e formati e decretando così perduti gli oltre 4 milioni di euro che la Regione Molise ha investito nella fase iniziale del progetto.
Per fortuna almeno la giustizia, anche se lentamente, nel frattempo ha camminato.
E questo nuovo governo regionale cosa fa? Per ora poco più di niente, nel solco di quello che lo ha preceduto. Un tavolo si è tenuto il 19 luglio scorso. Nell’incontro è stata fatta la cronistoria del progetto per informare dettagliatamente i dirigenti e l’Assessore al Lavoro (assente, peraltro). Ma noi ci chiediamo: chi, all’epoca dei fatti, era all’opposizione ha dimenticato tutto quello che già sapeva sulla questione, avendo, nella scorsa legislatura, preso posizioni pubbliche sulla salvaguardia dei lavoratori? Il Progetto MEF è lo stesso, non è cambiato nulla e le questioni sono le stesse. E i dirigenti? I nostri hanno la memoria molto corta, se bisogna ricordargli tutto della vertenza, dopo che nell’ultimo biennio sono stati una decina i tavoli convocati in assessorato.
L’incontro del 19 luglio sarebbe dovuto essere propedeutico, così si legge nel verbale, ad altri che avrebbero dovuto risolvere la vertenza, ma ad oggi, nonostante le sollecitazioni della Fiom-Cgil, nulla si è mosso.
La Fiom-Cgil CHIEDE al Presidente della Regione e agli Assessori competenti, di dare seguito, dunque, a quanto stabilito nel precedente tavolo del 19 luglio e convocare urgentemente un nuovo incontro con tutte le parti coinvolte nella vertenza.
La Fiom-Cgil SOLLECITA il governo regionale ad operare un intervento risolutivo nell’interesse di tutti i molisani, cominciando a riaffidare alla QEI srl, che accetterebbe senza esitazioni, uno dei servizi che già eseguiva e cioè il controllo tradizionale della spesa farmaceutica, quella che sarebbe dovuta essere soppiantata dal Progetto MEF. Potrebbero essere riassorbiti, così, quei lavoratori che da anni eseguivano un servizio che ora risulta essere sotto il controllo diretto di Molise Dati, esercitato con modalità discutibili e affidato in appalto fuori il territorio regionale ad altra azienda, con pesante aggravio di spese per la Regione.
16-9-2013
FIOM - La FIOM del Molise sostiene la mobilitazione dei Lavoratori INPS
La FIOM del Molise sostiene la mobilitazione dei Lavoratori INPS.
La “legge di stabilità” prevede a regime ulteriori 532 milioni di assurdi tagli al funzionamento dell’INPS, che si aggiungono a quelli passati.
Negli ultimi 10 anni l’INPS ha operato un drastico taglio del personale da 40 mila a 26 mila unità, combinandolo con una forte riduzione delle normali retribuzioni dei lavoratori (blocco contrattuale, riduzione drastica degli incentivi e così via).
Eppure l’INPS, nel contesto europeo, pur essendo uno degli istituti previdenziali all’avanguardia e con maggiori funzioni, risulta quello con minore unità di personale; ed è, nel comparto della P.A., tra quelli che esprimono maggiore qualità ed avanzamento, anche nei progressi tecnologici ed organizzativi.
Allora perché da anni si tenta di svuotare e colpire progressivamente i servizi ed il personale dell’INPS, tanto più nel Molise?
Il timore dei lavoratori INPS e di tutti i lavoratori è che si tratti di un processo che nel “lungo” periodo porta all’ennesima privatizzazione di un settore essenziale e strategico del vivere civile nel nostro paese, mettendo così la enorme massa di risorse della previdenza pubblica nelle mani di grandi gruppi finanziari e di speculatori.
Solo l’unità tra lavoratori, disoccupati e pensionati con il personale in lotta nell’INPS, potrà fermare questo disegno antisociale, le cui prime vittime saranno proprio i milioni di utenti destinatari dei numerosi servizi essenziali previdenziali ed assistenziali dall’INPS.
3-10-2013
FIOM - LE RAPPRESENTANZE SINDACALI RIENTRANO IN FIAT
Dopo anni di esclusione e numerosi atti anti sindacali e anti democratici subiti, la FIOM rientra a testa alta all’interno degli stabilimenti Fiat per continuare a rappresentare i diritti e gli interessi dei lavoratori. Questo storico risultato è stato ottenuto con la sentenza della Corte Costituzionale grazie all’organizzazione sindacale FIOM e all’impegno e alla coerenza dei delegati e degli iscritti Fiom che in tutti questi anni hanno resistito per difendere il diritto di poter scegliere liberamente il sindacato da cui farsi rappresentare. Non si tratta quindi di una “gentile concessione” come qualcuno vorrebbe far credere ma solo il rispetto della legge italiana.
Il nuovo Contratto Fiat avrebbe dovuto portare con sé nuovi investimenti e certezze produttive e lavorative in tutti gli stabilimenti italiani. Ma di fatto ad oggi la produzione della nuova Panda a Pomigliano è riuscita a riassorbire solo poco più della metà dei dipendenti mentre negli altri stabilimenti, da Mirafiori a Melfi, assistiamo a continue promesse di nuove produzioni; ma ad oggi l’unica certezza è il continuo ricorso alla Cassa Integrazione che ha portato migliaia di famiglie sulla soglia della povertà. Anche nel nostro stabilimento con la produzione di cambi e motori di vecchia generazione e dopo la perdita di circa mille posti di lavoro negli ultimi anni, sono molte le preoccupazioni legate al futuro produttivo. Molte sono le voci che circolano in fabbrica sull’arrivo di nuove produzioni: dal motore a tre cilindri al cambio a sei marce. Anche all’indomani della visita dei vertici nazionali Fiat, erano alte le aspettative da parte degli operai ed impiegati Fiat sulla comunicazione di nuovi prodotti, viste anche le recenti dichiarazioni di altre sigle sindacali. Ma di tutto ciò neanche l’ombra; si è al contrario enfatizzato questo evento per confondere i lavoratori. In quanto operai che vivono di questo lavoro auspichiamo che i nostri dubbi possano essere al più presto smentiti. Ma di chiacchiere ad oggi se ne sono fatte molte e le prospettive di continuità lavorativa non si possono basare su promesse o rassicurazioni vaghe.
Riteniamo utile e necessario vista la situazione che i lavoratori pretendano dai propri rappresentanti la convocazione di un’ ASSEMBLEA (negata alla FIOM, ricordando che tutte le ore sono state prenotate dalle RSA e dai Segretari delle altre Organizzazioni sindacali) e che in tutto ciò vengano coinvolte anche le Istituzioni visto le gravi ripercussioni che avrebbe nella Regione Molise un ulteriore taglio di posti di lavoro nel più grande ed ormai unico sito produttivo. ISTITUZIONALI, A PARTIRE DAL PRESIDENTE DELLA REGIONE MOLISE, AL FINE DI INDIVIDUARE PERCORSI ALTERNATIVI ATTI A GARANTIRE I LIVELLI OCCUPAZIONALI ED IL SOSTEGNO AL REDDITO DI 700 LAVORATORI.
FIOM-CGIL REGIONALE
RSA FIOM dello Stabilimento FIAT Termoli
14-7-2013
FIOM - SITUAZIONE TESA IN FIAT
La FIOM CGIL REGIONALE e le RSA FIOM di Termoli hanno prontamente indetto un’ora di sciopero oggi 12 Luglio,ad ogni fine turno, con uscita anticipata di tutto lo stabilimento, per protestare contro il grave e illegittimo atto di licenziamento avvenuto in data odierna ai danni di un Lavoratore della FIAT Group Automobiles SpA di Termoli .
Quello che sta accadendo deve essere letto e interpretato come una vera e propria campagna che mira ad intervenire sulla psicologia e sulla cultura interna ed esterna allo stabilimento.
Questo comportamento aziendale è reso possibile dallo smantellamento dei diritti e delle regole di gestione delle relazioni che gli accordi-vergogna hanno provocato e che la FIAT continua ad attuare, nonostante le tante sentenze contrarie e nonostante il recente pronunciamento della Corte Costituzionale che ha sancito l’illegittimità dell’art. 19 dello Statuto dei Lavoratori e, quindi, anche del comportamento della FIAT, che negava ingiustamente alla FIOM - come ha stabilito la Corte delle Leggi - la rappresentanza in azienda perché non aveva firmato il Contratto Collettivo Specifico di Lavoro.
Ed ora accade che FIAT, anziché mitigare le sue azioni e rientrare nell'ambito di normali relazioni industriali, ha deciso di innalzare il livello dello scontro – ma di abbassare quello morale - colpendo, perché più deboli, i singoli lavoratori, come già aveva fatto togliendo parte della retribuzione a chi era iscritto alla FIOM.
Ancora una volta assistiamo ad un'applicazione delle legge, ivi compresa quella sui congedi parentali, pretestuosa e volta a raggiungere altri scopi, che non sono quelli perseguiti dalla legge.
Siamo di fronte all’ ennesimo episodio che dimostra la volontà della Fiat di cancellare i diritti dei lavoratori. La Fiat non può sostituirsi al legislatore, che ha creato uno stato sociale e se ritiene che qualcuno abusi delle leggi deve rivolgersi agli enti competenti.
Non si esclude il verificarsi di altri licenziamenti nello stabilimento di Termoli, ma si confida nella Giustizia e si auspica che ponga un argine a quello che sembra un nuovo e plateale attacco ai diritti dei lavoratori.
8-7-2013
FIOM - RICHIESTA DI INCONTRO AL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO PER LE VERTENZE NEL SETTORE AUTO
3-7-2013
FIOM - La Costituzione rientra in Fiat
La Corte Costituzionale ha dichiarato illegittima l'esclusione della Fiom-Cgil operata dalla Direzione aziendale negli stabilimenti Fiat. E’ importante la ragione che la
suprema Corte ha individuato: la partecipazione della Fiom alla trattativa. La verità ha la testa dura. Tutte le bugie per le quali sarebbe stata la Fiom ad abbandonare la trattativa sono cancellate.
Questa sentenza, che riporta nelle fabbriche la Costituzione, è fondamentale per tutti i lavoratori sottoposti alle pressioni e ai ricatti. In questi anni iscritti e delegati della Fiom-Cgil hanno resistito ed è innanzitutto merito loro, grazie anche alla riuscita dello sciopero e della manifestazione della sola Fiom-Cgil del 28 giugno, se oggi è riconosciuto il diritto dei lavoratori a negoziare e contrattare in tutti gli stabilimenti Fiat.
Libertà conquistata dopo anni di durissima crisi e unilateralismo aziendale. Libertà per tutti i sindacati di dire di no ai ricatti. Ora la Fiat dismetta una guerra inutile e dannosa alla democrazia costituzionale del nostro Paese. Applichi le sentenze e non impedisca alle lavoratrici e ai lavoratori di esser liberi di scegliere il proprio
sindacato, alle delegate e ai delegati il diritto di esserlo e ai sindacati, a partire dalla Fiom, di esercitare il diritto di assemblea e tutti gli altri diritti sanciti dallo
Statuto dei lavoratori.
E’ ora il tempo che il Parlamento faccia una legge sulla rappresentanza che garantisca il voto democratico delle lavoratici e dei lavoratori e la rappresentanza
proporzionale fra le organizzazioni sindacali. E’ ora il tempo che venga abolito l’abominio giuridico dell’articolo 8 che permette le deroghe ai contratti e alle leggi.
Chiediamo al Governo di convocare urgentemente un tavolo nazionale con la presenza della Fiat, per discutere il piano industriale e gli investimenti utili a garantire la salvaguardia dell’occupazione in tutti gli stabilimenti.
NON POSSIAMO PIU’ ASPETTARE
28 GIUGNO 2013 Roma
SCIOPERO DI 8 ORE del Gruppo FIAT, Aziende del Movimento Terra, degli Autobus, dell’Indotto e Componentistica
Partenze Autobus dal Molise :
Termoli
Piazza Donatori di Sangue ore 05:00
Campobasso
Bivio Ingotte (area di servizio AGIP) ore 06:00
Isernia
Hotel Europa ore 06:50
Venafro
incrocio semaforico ore 07:10
Quello che sta accadendo in tutti gli stabilimenti dell'auto del gruppo Fiat è inaccettabile: la direzione aziendale
aumenta le ore di cassa integrazione per chi non è al lavoro e contemporaneamente aumenta ritmi produttivi
e cadenze per chi è in fabbrica ed i rischi per la salute e la sicurezza.
Tutti gli stabilimenti dell'auto sono in cassa integrazione (con la sola eccezione di Modena) e le ristrutturazioni
stanno riducendo drasticamente la capacità produttiva
Milioni le ore di ammortizzatori sociali e quest'anno stanno aumentando: in assenza di un piano industriale mancano
modelli e futuro occupazionale. La verità è che senza un piano che ridistribuisca il lavoro e nuovi modelli, anche
gli stabilimenti della Magneti Marelli e Powertrain rischiano in poco tempo di subire la stessa sorte.
La direzione aziendale della Fiat sta provando in tutti i modi a tenere fuori dagli stabilimenti la Fiom-Cgil con
l'obiettivo di impedire alle lavoratrici e ai lavoratori di aprire una vertenza nazionale per il lavoro, il salario e la democrazia
A tre anni di distanza dal Piano Fabbrica Italia, che avrebbe dovuto portare le produzioni da 700 mila a 1,4 milioni
di veicoli prodotti nel nostro Paese, si producono meno di 400 mila veicoli all'anno.
Anche alla Fiat Powertrain di Termoli si registra un aumento significativo delle ore di cassa integrazione e l’aumento dei ritmi di lavoro. Nessuno conosce,al momento,il piano industriale e i progetti dell’azienda da cui dipendono le prospettive produttive ed occupazionali dello stabilimento nella nostra regione.
La diminuzione della produzione in Fiat ha prodotto un effetto a cascata nelle aziende molisane dell’indotto e nella componentistica. Le ore di cassa integrazione utilizzate sono prossime al limite fissato dei 36 mesi nell’arco degli ultimi cinque anni. Le risorse per gli ammortizzatori sociali erogati al Molise dal Governo si sono significativamente ridotte,al punto di legittimare seri dubbi sulla possibilità di soddisfare la richiesta.
Nonostante le discriminazioni le lavoratrici e i lavoratori continuano ad essere con la Fiom-Cgil. Per questa
ragione la Fiom-Cgil ha la responsabilità di chiedere alle lavoratrici e ai lavoratori Molisani di non ascoltare chi chiede di mettere la testa sotto la sabbia perché, senza iniziative, potrebbero esserci decine di migliaia di
esuberi.
La Fiom-cGiL chiede che:
- il governo convochi urgentemente un tavolo nazionale con la presenza della della Fiat per garantire il futuro occupazionale e produttivo, a partire da Termini Imerese;
- venga approvata una legge (la nostra proposta è stata depositata presso le due Camere) sulla rappresentanza che garantisca la democrazia e il diritto dei lavoratori a poter decidere col voto sui contratti;
- il ministero del Lavoro promuova l’utilizzo dei contratti di solidarietà e garantisca la corretta procedura di esame congiunto per la cassa integrazione e che controlli il rispetto delle prescrizioni di legge a partire dal criterio di massima rotazione tra i lavoratori a parità di mansione senza discriminazione alcuna;
- l'abolizione dell'articolo 8 che consente la derogabilità delle leggi e dei contratti;
- il governo, anche attraverso le risorse messe in campo dalla Commissione europea, attivi politiche di incentivazione
della produzione di auto ecologicamente compatibili
(riduzione delle emissioni di Co2) e sicure per i cittadini;
- il rispetto delle sentenze dei tribunali italiani per il ritorno al lavoro dei delegati ingiustamente non reintegrati in fabbrica.
Partenza della Manifestazione a ROMA alle ore 09:00 da Piazza della Repubblica
24-06-2013
FIOM - COMUNICAZIONE DELLA PREFETTURA DI CAMPOBASSO A RIGUARDO DELL VERTENZA FIAT IN MERITO ALLE CIGO
14-6-2013
FIOM-PROCLAMAZIONE DI SCIOPERO ALLA DR MOTOR COMPANY
La FIOM CGIL Molise ha proclamato lo SCIOPERO nello stabilimento della DR MOTOR COMPANY e comunica che il giorno 14 giugno 2013 dalle ore 8, terrà un Presidio in Piazza della Repubblica nei pressi della Stazione Ferroviaria di Isernia.
Il Presidio e lo sciopero è stato indetto, come altri in precedenza, a sostegno delle giuste rivendicazioni dei lavoratori della DR Motors Company, che non ricevono i salari da vari mesi.
Recentemente sono stati collocati, tutti, in Cassa Integrazione, per la quale sono state avviate da qualche mese le procedure e per la cui approvazione ed erogazione si prevedono tempi non brevi.
Il Presidio del 14 giugno 2013 è stato indetto per denunciare all’opinione pubblica e a tutte le autorità preposte che l’azienda, che non paga i lavoratori da vari mesi, ha messo in atto un’azione ritorsiva comunicando il licenziamento di tre dei 59 lavoratori.
La FIOM ritiene quei licenziamenti illegittimi, ingiustamente ricattatori e non a caso senza alcun fondamento.
I lavoratori e le loro famiglie, senza il supporto delle istituzioni e della politica, hanno pazientato anche troppo. Adesso sono allo stremo ed hanno messo in atto le forme di mobilitazione contemplate dalla Costituzione Repubblicana e dalla legislazione vigente.
In ogni caso le mobilitazioni sono state indette e gestite dalla FIOM CGIL REGIONALE, che se ne assume tutte le responsabilità.
Licenziare chi lotta per i propri diritti, e in stato di necessità, è un odioso ricatto. Per questo la FIOM CGIL chiama alla solidarietà tutti i lavoratori e i cittadini.
Chiede alla Politica, alle Istituzioni Democratiche e alle autorità preposte di farsi carico del problema dei salari non pagati e di intervenire perché questi licenziamenti ingiusti siano ritirati immediatamente.
7-6-2013
La FIOM-CGIL Regionale, a seguito dei comunicati stampa delle OO.SS. FIM e UILM dei giorni 4 e 5 giugno 2013, in cui dichiarano che la FIAT di Termoli non anticiperà la cassa integrazione ai propri dipendenti, a seguito della sospensione della sua erogazione da parte dell’INPS, ha fatto richiesta, in data odierna al Prefetto di Campobasso di convocazione di un incontro con:
l’Assessore al Lavoro della Regione Molise,
il Direttore Generale dell’INPS di Campobasso,
il Direttore della Direzione Regionale del Lavoro,
la Direzione aziendale della FIAT di Termoli,
al fine di avere chiarimenti in merito alle dette dichiarazioni e di discutere delle soluzioni da attuare per evitare il determinarsi di situazioni di tensioni e di sofferenza finanziaria fra i Lavoratori ed eventuali azioni di sciacallaggio da parte di chicchessia.
Inoltre , nella stessa giornata di oggi l’INPS ha comunicato per le vie brevi che martedì 11 giugno 2013 alle ore 09:00 si riunirà la Commissione INPS per le CIGO (cassa integrazione guadagni ordinaria) provinciale.
MANIFESTAZIONE NAZIONALE FIOM DI SABATO 18 MAGGIO 2013
Anche il Molise Sabato 18 parteciperà alla grande manifestazione promossa dalla FIOM, che si concluderà in piazza San Giovanni in tarda mattinata.
Orari per la partenza dei pulman sono i seguenti:
Termoli
: Piazza Donatori di sangue ore 05:30
Campobasso
: Ex Stadio Romagnoli ore 06:30
Isernia
: Hotel Europa ore 07:00
Venafro
: Incrocio semaforico ore 07:15.
In piazza ora perché?
Perché “Non possiamo più aspettare” e c'è urgenza di chiedere un cambiamento delle politiche economiche e sociali e arrestare l'attacco ai diritti dei lavoratori. La democrazia è a rischio perché è a rischio la tenuta sociale.
Sarà una piazza di proposta.
Per creare nuovi posti di lavoro bisogna
riprendere gli investimenti, allentare i vincoli europei,combattere l'evasione fiscale,far rientrare i capitali, bloccare i licenziamenti,contratti di solidarietà.
Deve essere estesa la cassa integrazione a chi non ce l'ha.
In un momento in cui i diritti sono a rischio, la Costituzione deve essere realizzata: diritto al lavoro, diritto alla salute, diritto alla conoscenza. Chiediamo anche che si lanci una lotta contro la criminalità organizzata che sta occupando pezzi interi dell'economia reale.
Non ci saranno solo i metalmeccanici. Ci saranno tutte quelle categorie e forze che vogliono costruire un progetto sociale di cambiamento. I giovani, i precari, associazioni che non accettano la soluzione politica che è stata trovata per gestire il Paese Due terzi dell'Italia ha chiesto il cambiamento e oggi si ritrova ancora al governo Berlusconi. Per ora abbiamo visto attacchi alla giustizia e non è con l'Imu che si cambia il quadro. Bisogna cancellare le leggi che sono state fatte, bisogna rimettere mano alla riforma delle pensioni, combattere l'evasione fiscale. Avere un'idea di sviluppo diverso.
In Italia da anni non c'è una politica industriale. Servono piani nazionali per siderurgia, energie rinnovabili, un piano dei trasporti e della mobilità. Per creare occupazione bisogna dire basta alle grandi opere, dalla Tav,al Ponte sullo Stretto. Ci vogliono investimenti per la manutenzione del territorio. Bisogna rimettere a posto ospedali, scuole.
La crisi della sinistra nasce proprio da questo punto: non sono stati capaci di rappresentare il lavoro. I lavoratori in questi anni sono stati lasciati soli, sono state fatte leggi contro di loro.
Rimettere al centro il lavoro significa affermare l'idea di un lavoro con diritti certi. Chiediamo quindi una legge sulla rappresentanza che consenta ai lavoratori di essere cittadini anche nelle fabbriche, che si cancelli l'articolo 8 che permette alle imprese di uscire dai contratti e dalle leggi. Va superata la pratica degli accordi separati. Va estesa la democrazia.
Va riunificato tutto ciò che oggi è diviso.
Tutto ciò,in forma ancor più drammatica,si verifica anche in Molise :1600 posti persi negli ultimi 4 anni solo nel settore della scuola,120 posti persi negli ultimi 20 giorni nel solo settore metalmeccanico,lavoratori che non ricevono la cassa integrazione in deroga dal mese di Gennaio,riduzione dei trasporti,pesanti tagli in vista sulla sanità,a rischio la sopravvivenza dell’Università.
Non e un caso che quando scende in piazza la Fiom ci sono sempre moltissimi giovani. Molte adesioni sono già arrivate, ma FIOM Regionale rinnova l’invito alla più ampia partecipazione anche dal MOLISE.
15-5-2013
La FIOM-CGIL sollecita le Istituzioni Regionali ad affrontare in tempi brevi la situazione occupazionale del territorio,che presenta dati e caratteristiche sempre più drammatici.
Negli ultimi 20 giorni, nel solo settore metalmeccanico, si sono persi ulteriori 152 posti di lavoro: sono stati posti in mobilità
• 26 Lavoratori della società SMIT di Termoli
• 42 Lavoratori dei CANTIERI NAVALI TERMOLI SpA,
• 60 Lavoratori della società DA.MA
• 24 Lavoratori della società MANES
Alla perdita di posti di lavoro nella nostra regione si aggiunge il fatto, altrettanto drammatico, che molti lavoratori sono in attesa dell’erogazione della cassa integrazione in deroga dal mese di gennaio.
La FIOM-CGIL chiede alle istituzioni di assumere decisioni tempestive ed efficaci che si traducano in provvedimenti seri e concreti nei confronti di una situazione di grave sofferenza sociale,gravida di conseguenze preoccupanti per tutta la comunità regionale.
6-5-2013
RICHIESTA DI INCONTRO
2-5-2013
Incontro del giorno 6 maggio 2013 ore 12:30.
la scrivente Organizzazione Sindacale FIOM-CGIL Regionale, in riferimento alla procedura di mobilità avviata dalla società DA.MA. di Termoli e alla convocazione dell’incontro presso l’Assessorato al Lavoro della Regione Molise per il giorno 06 maggio 2013 alle ore 12:30, chiede la partecipazione del suindicato Assessore vista la delicata vertenza che interessa circa 70 Lavoratori del settore metalmeccanico.
Nell’attesa di un positivo riscontro distinti saluti.
27-4-2013
La FIOM Molise apprende con stupore dalla stampa regionale, in data odierna, le affermazioni del Presidente di Confindustria Molise, Mauro Natale, fatte nei confronti dell’Assessore Regionale Michele Petraroia,, “reo” di aver dichiarato di essere soddisfatto, a nome di tutto il Governo Regionale, per l’ordinanza del Tribunale di Larino (emessa il 17 aprile 2013 e) in merito alle decurtazioni salariali indebitamente applicate da FIAT agli iscritti FIOM dello stabilimento di Termoli.
Si ricorda che le istituzioni devono rispettare le decisioni della Magistratura, al contrario di come fanno molti industriali in questo momento di crisi economica, nel quale il loro intento appare più volto a calpestare i diritti dei Lavoratori che non a pianificare ed attuare strategie di rilancio industriale. Per questi motivi una decisione giudiziale che condanna la violazione dei diritti costituzionali (art. 2 Cost.), come nel caso in argomento, non può che trovare l’adesione e l’appoggio delle istituzioni, le quali devono tutelare l’iniziativa economica privata fino a quando questa non va a toccare e a ledere la dignità delle persone (art. 41 Cost.).
Si ricorda, inoltre, al Presidente Mauro Natale che il 22 giugno 2012 il Consiglio Regionale della scorsa legislatura ha votato all’unanimità un ordine del giorno (che si allega al presente comunicato stampa) affinché nello stabilimento molisano della FIAT non si verificassero atti discriminatori in danno ai Lavoratori in base all’iscrizione sindacale e che tra i firmatari dell’ordine del giorno figurava il nome del Sig. Michele Scasserra, ex Presidente di Confindustria Molise nonché ex Assessore alle Attività Produttive.
La FIOM crede che è un dovere delle Istituzioni e della classe politica far rispettare le leggi e prendere posizione su fatti gravi come quelli accaduti nello stabilimento FIAT di Termoli, oggetto - si ribadisce- di una pronuncia giudiziale esecutiva, e crede che siano dichiarazioni come quelle fatte dal Presidente di Confindustria ad inasprire il clima e a non far ripartire le relazioni industriali, dichiarazioni che in questo momento, anche alla luce dell’arresto giurisprudenziale, dovrebbero essere più distensive.
26-4-2013
La FIOM Regionale del Molise rende noto che nella mattinata del 26 Aprile 2013 si è tenuta su convocazione della Terza Commissione Consiliare Regionale (Trasporti) l’audizione dei Sindacati dei Metalmeccanici, sul tema della disdetta da parte della ATM della Convenzione con FIAT per il trasporto dei lavoratori pendolari del Nucleo Industriale.
All’incontro ha partecipato anche l’Assessore ai Trasporti,Pierpaolo Nagni, Segretario Regionale dell’IDV e il vicepresidente della Commissione, Consigliere Regionale Filippo Monaco.
La convocazione è stata fatta dal Presidente della Commissione Regionale Trasporti, Consigliere Regionale Salvatore Ciocca, del PDCI.
All’incontro non è stata invitata la FIOM Molise, che tramite il fax allegato alla presente, aveva sollecitato un incontro urgente all’Assessore ai Trasporti sul tema in oggetto, che costituisce un grave problema per i lavoratori della Fiat e per tutti i lavoratori pendolari dell’intero nucleo industriale.
Constatato che mai in precedenza la FIOM-CGIL Molise è stata esclusa dai tavoli di trattativa con le rappresentanze sindacali tenuti in Regione, la FIOM Regionale del Molise chiede l’intervento del Presidente Frattura perché l’incontro venga riconvocato in tempi brevi, prevedendo la presenza della FIOM CGIL.
26-4-2013
HA VINTO LA
LIBERTA'....HANNO VINTO I LAVORATORI!!! HA VINTO LA FIOM!!!!
Nuova condanna di un Tribunale italiano
ai danni della FIAT e in favore della FIOM.
Infatti, si sono chiuse il 17 aprile le
cause individuali intentate da 25 iscritti alla Fiom-Cgil di Termoli, che, da
maggio 2012, si sono visti decurtare lo stipendio di circa 300,00 euro al mese.
La Fiat ha motivato pretestuosamente tale scelta con l'applicazione del Ccnl
2008 – che prevedeva tariffe retributive inferiori - dichiarato ultrattivo dal
giudice nel processo per condotta antisindacale vinto dalla Fiom sul
riconoscimento della sua rappresentanza in azienda."
"Contro questa decurtazione,
abbiamo intentato un nuovo processo per condotta antisindacale, atteso che
l'iniqua e arbitraria iniziativa della Fiat aveva fatto perdere alla Fiom 185
iscritti. Anche in questo caso il Giudice ha dichiarato l'antisindacalità della
condotta dell'azienda e ordinato alla medesima di desistere da tale
comportamento e di ripristinare il trattamento economico goduto in precedenza,
provvedimento confermato il 20 marzo 2013 con sentenza del Presidente del
Tribunale di Larino all'esito dell'opposizione promossa da Fiat."
"Ebbene, il Giudice del Lavoro del
Tribunale di Larino, Dr. Aldo Aceto, ha accolto totalmente le domande dei 25
lavoratori, accertando la natura discriminatoria delle decurtazioni retributive
dei lavoratori iscritti alla Fiom, ordinando all'azienda di astenersi per il
futuro da tale comportamento e condannando la medesima al risarcimento del
danno patrimoniale mediante il pagamento delle differenze retributive non
percepite in virtù della condotta di Fiat con interessi e rivalutazione
monetaria, nonché al risarcimento del danno non patrimoniale. Il magistrato ha,
inoltre, ordinato la pubblicazione del provvedimento sul Corriere della Sera ed
il pagamento delle spese legali" agli avvocati che si sono battuti in
tutte le suddette cause, Marianna Salemme e Pietro D'Adamo.
"Con particolare riferimento al
riconosciuto diritto al danno non patrimoniale, il Giudice afferma trattarsi di
“ristoro adeguato alle privazioni ed alle sofferenze che i ricorrenti hanno
dovuto subire per la loro adesione ad un sindacato e l'ossequio ad un credo
politico/sindacale che li ha posti in una situazione di vera e propria stigma.
Tutto ciò in plateale e aperto contrasto con i valori difesi e perseguiti
dall'art. 2 Cost. ed in spregio al diritto di ogni singola persona di esprimere
liberamente la propria personalità anche e soprattutto negli ambienti di lavoro
ed in ogni formazione sociale in cui essa si esprime”."
Il Giudice ripristina le condizioni di
libertà e democrazia alle quali i Rappresentanti Sindacali Fiom termolesi non
avevano comunque rinunciato in questi mesi, nonostante le dure ritorsioni... e
non solo di natura economica.
La FIOM c'é!... quando, nonostante la negazione del diritto
all'assemblea, ignora le intimidazioni della sorveglianza e decide di informare
i lavoratori nelle mense riguardo ai peggioramenti del contratto che nessuno
dei delegati firmatari ha avuto il coraggio di illustrare ai lavoratori che li
hanno votati. Elemento di gravità assoluta è che i nostri colleghi
rappresentanti di fabbrica delle altre organizzazioni hanno negato la loro
diretta responsabilità rispetto a qualunque decisione, persino quella
riguardante il mancato pagamento dei primi 2 giorni di carenza per malattie
brevi, stabilito già nel mese di ottobre nella riunione della “Commissione
valutazione assenteismo”, ma opportunamente taciuto ai Lavoratori. E così,
quanti di essi si sono ammalati a gennaio, hanno avuto l’amara sorpresa di notare
sulla propria busta paga l’ammanco di retribuzione. Essi, inoltre, hanno fatto
ricadere sui loro vertici sindacali la
responsabilità dell’accordo sul premio di produzione, che gli stessi, qualche
settimana prima che fosse sottoscritto, avevano personalmente sponsorizzato in
fabbrica, facendolo passare come sicuramente migliorativo di quello precedente
e, comunque, come il miglior risultato possibile in questo momento di crisi.
La FIOM c'é!... quando, nonostante le
sia negato il diritto di partecipare alle decisioni aziendali e di vedersi
riconosciuta la Rls, richiede agli organi competenti la verifica dei carichi di
lavoro e dell’assenza di rischi sulle
postazioni di lavoro (testimoniata dai “bollini verdi”) nel nostro
Stabilimento, dove, causa anche i ritmi di lavoro sempre più sostenuti, sono in
continuo aumento le istanze di riconoscimento di malattie professionali
inoltrate all’INAIL. La nostra organizzazione segnala la netta contraddizione
esistente fra ciò che lamentano i Lavoratori per quanto riguarda i carichi ed i
ritmi di lavoro e l’assenza di rischi che dichiara l’azienda. Possibile che,
chi è preposto a fare le verifiche del caso, sia per parte aziendale che per
parte sindacale, non si accorga di
questa incongruenza? Eppure, in altri stabilimenti, come ad esempio
quello di Melfi, l’Inail ha risarcito i lavoratori ammalatisi in dipendenza del
lavoro svolto in fabbrica con il riconoscimento di un’indennità monetaria,
l’assegnazione di un punteggio di invalidità permanente ed il giusto
ricollocamento in postazioni adeguate alla loro sopraggiunta limitazione.
La FIOM c'é!... e si impegna a far restituire le quote
indebitamente decurtate da Fiat anche a
quei lavoratori che non hanno avuto la forza e la possibilità di resistere
allora e che oggi decideranno di farsi rappresentare.
La FIOM c'é!... non come sindacato di
comodo, ma come gruppo di delegati e lavoratori che non si è fermato e che non
si fermerà davanti a minacce ed intimidazioni portando avanti (come per tutti i
sindacati ed i sindacalisti dovrebbe essere!), ogni problema ed ogni istanza di
tutti i colleghi termolesi, ormai rimasti senza altri veri rappresentanti in
fabbrica.
La FIOM c'é!... perchè ha dimostrato
che tutto si può cambiare, ma non senza la lotta... e per questo continuerà a
lottare!
LA RSA FIOM
DELLO STABILIMENTO FIAT DI TERMOLI
SCARICA IL
VOLANTINO
26-4-2013
FIOM - LEGGI
IL DECRETO DEL TRIBUNALE DI LARINO IN MERITO ALLA SENTENZA FIAT
21-3-2013
LA FIOM VINCE ANCHE LA
CAUSA DI OPPOSIZIONE PROPOSTA DALLA FIAT DI TERMOLI
Il giorno 20 marzo 2013 si è chiuso con
vittoria della FIOM il giudizio di opposizione che la FIAT aveva incardinato
contro la FIOM per contestare il decreto ex art. 28 ottentuto dalla FIOM stessa
in materia di decurtazioni retributive ai suoi iscritti, ritenute
discriminatorie da parte del Giudice del Lavoro, Dr. Aldo Aceto.
In particolare era accaduto che nel
maggio 2012 la FIAT, a seguito di vittoria della FIOM di una causa ex art. 28
sul riconoscimento della sua rappresentanza in azienda, la Fiat aveva
cominciato a corripondere agli iscritti FIOM una retribuzione inferiore di
circa 300,00 euro rispetto ai loro colleghi di pari inquadramento, orario di
lavoro e mansioni.
Ciò costituiva per la FIOM nuova
condotta antisindacale, atteso che a causa di tale riduzione dello stipendio –
illegittima sotto diversi profili - ben 185 iscritti alla FIOM avevano revocato
la loro iscrizione, con chiara e grave lesione della libertà e attività
sindacale dell'Organizzazione, la quale proponeva ricorso ex art. 28, processo
conclusosi con la vittoria della FIOM, che otteneva la dichiarazione di
antisindacalità della condotta di FIAT e l'ordine alla medesima di ripristinare
agli iscritti il trattamento economico goduto in precedenza al pari degli altri
dipendenti.
Nei termini di legge la FIAT ha
proposto opposizione avverso tale decreto, che invece è stato confermato anche
dal Presidente del Tribunale, Dr. Turco, che ha dato ragione alla FIOM con
sentenza di primo grado.
Esprimono grande soddisfazione il
Segretario Regionale della Fiom Cgil Giuseppe TARANTINO e i legali Territoriali
della FIOM Marianna SALEMME e Pietro D'ADAMO, nonché i rappresentanti della
Fiom nell'unità produttiva di Termoli, rimasti a presidio dei diritti dei
lavoratori anche in questo difficile momento storico.
LEGGI IL
TESTO DELLA SENTENZA
17-12-2012
FIOM - SITUAZIONE COMAG
POZZILLI
Nei giorni scorsi il Tribunale di
Isernia ha emesso due importanti sentenze aventi ad oggetto la disciplina dei
rapporti di lavoro a tempo determinato, dando pienamente ragione ai lavoratori,
nella circostanza supportati dalla Fiom CGIL,e condannando il datore di lavoro,
la Comag s.r.l. (Gruppo EMAK), alla ricostituzione del rapporto di lavorativo e
dal pagamento di 8 mensilità a titolo di risarcimento del danno subito.
La vicenda trae origine dalla pratica
posta in essere dall’azienda di Pozzilli che aveva assunto diversi lavoratori,
per il periodo 2004 – 2008, con contratti a tempo determinato ripetutamente
prorogati sia direttamente che tramite agenzie di lavoro interinale.
Dopo aver lavorato con continuità per
circa 4 anni, ai lavoratori non era
stato rinnovato il contratto ed erano stati espulsi dal circuito produttivo.
Pertanto, i predetti lavoratori si
erano rivolti alla Fiom, che, supportata dallo studio legale Di Vito G. –
Vizoco N. di Venafro, ha impugnato la legittimità di detti contratti dinanzi al
Tribunale di Isernia, Sez. Lavoro.
Il Tribunale di Isernia, accogliendo in
toto le ragioni dei lavoratori, ha sanzionato l’illegittimo comportamento
dell’azienda, posto che i contratto a termine con cui i ricorrenti erano stati
assunti erano da ritenersi illeciti in quanto non riferiti a situazioni
transitorie, valutato che per legge il contratto di lavoro tipico è da
ritenersi a tempo indeterminato e i contratti a termine sono da ritenersi una
eccezione alla regola generale.
Dunque, in ossequio a quanto stabilito
dal Tribunale di Isernia, la Comag dovrà riammettere i lavoratori nel proprio
posto di lavoro e risarcire loro i danni, così come sopra specificato.
7-12-2012
FIOM - RESOCONTO DELLO
SCIOPERO
Oggi anche in Molise c’è stato lo
sciopero generale di 8 ore della FIOM. Il giorno prima Federmeccanica-Fim Cisl
e Uilm hanno siglato il contratto nazionale dei metalmeccanici per il periodo 2013-2015. È il secondo accordo
separato, senza la Fiom-Cgil, già non firmataria del contratto nel 2009.
Hanno escluso la Fiom da questa
trattativa L’hanno fatta tra di loro E questa cosa è contro lo Statuto dei
lavoratori, è comportamento antisindacale"
E’ un percorso iniziato da Pomigliano, il
luogo simbolo della frattura delle forze sindacali e il teatro
dell'annozero del nuovo modello di contrattazione firmato Sergio Marchionne.
In tanti ci spiegavano che Pomigliano
era un caso isolato. Neanche sei mesi dopo lo stesso film è stato riproposto a
Mirafiori e quel modello è stato esteso a tutto il Gruppo.
E per il rinnovo del contratto nazionale dei
metalmeccanici, per la seconda volta senza la Fiom, Federmeccanica ha chiesto
esattamente le stesse cose che ha ottenuto Fiat".
Nello stesso giorno della firma
dell’ennesimo accordo separato , il sindaco di Torino, Piero Fassino,
quello stesso che si diceva favorevole a
votare si ai referendum di Pomigliano e
Mirafiori, ha riunito a Torino tutti i sindaci dei comuni, Termoli compreso,
nei quali si trovano stabilimenti Fiat. Questo, a suo dire, allo scopo di
creare una rete difensiva da parte degli Enti Territoriali, visto il rischio
concreto di delocalizzazioni. Fabbrica Italia , dunque, era un bluff!
Che cosa vuol dire in concreto questo
contratto?
-gli aumenti definiti con il Contratto
Nazionale non tuteleranno il potere d’acquisto dei salari e non saranno più
aumenti certi e esigibili per tutti i lavoratori.
- alle lavoratrici e ai lavoratori non
è più garantita la rivalutazione del minimo contrattuale nazionale e il salario
minimo sarà diverso da azienda ad azienda e da territorio a territorio.
- si applichi l’articolo 8, così
potranno essere derogate le leggi e il Contratto su orario, salario,
mansionario, sicurezza sul lavoro, videosorveglianza.
-è un accordo separato che sancisce lo
smantellamento del CCNL come fonte di diritti e tutele.
-CISL e UIL, in assenza di regole che
definiscono la loro reale rappresentatività, firmano un’intesa senza alcun
mandato da parte dei lavoratori.
«I nostri sindacati dunque hanno capitolato,
hanno messo la firma. Fim e Uilm «non
capiscono che non hanno firmato un contratto, ma la loro fine».
Riguardo ai diritti sindacali,
l'obiettivo della Fiom è "lasciare i diritti a chi viene dopo di noi così
come chi di noi è entrato in fabbrica negli anni scorsi lo ha potuto fare
perché qualcun altro prima di lui aveva ottenuto quei diritti". Il
contratto appena sottoscritto, ennesimo accordo separato, a differenza degli
altri due che erano solo sui soldi, vuole cancellare i diritti. Noi faremo tutto
il possibile perché quanto previsto dall'accordo non venga applicato nelle
fabbriche e nei territori, metteremo in campo tutte le iniziative sindacali e
giuridiche necessarie.
Oggi
si possono firmare accordi separati perché chi prima ha detto sì a Marchionne,
che secondo Federmeccanica con le sue richieste era fuori dalla Confindustria,
oggi non può dire di 'no' alle richieste delle imprese italiane". "Ci
davano per spacciati - ai tempi dell'accordo separato di Mirafiori - ma così
non è stato, noi c'eravamo prima di Marchionne e ci saremo anche dopo
Marchionne".
Questo contratto in Molise trova un
tessuto industriale in ginocchio, Cantieri Navali Termoli, Manes di Termoli,
Mobitalia di Termoli, SMIT di Termoli,
Ecopower di Termoli, RER di pozzilli, AT.ME. di Pozzilli, PROMA SpA di
Pozzilli, CEIT di Castropignano, SATA di Pozzilli, DR Motor Company, I.C.I.E.
di Termoli, Errezeta di Campobasso e i
grossi dubbi sulla Fiat di Termoli ecc…
le più grosse compartecipate prossime al collasso, l’assenza di un interlocutore istituzionale a livello
Regionale, ben simboleggiata dal fatto che non esiste in Regione un assessore
al lavoro.
Trova gli studenti mobilitati per il
diritto allo studio,insieme ai loro docenti, in lotta contro tagli sempre più
pesanti alla scuola pubblica, mentre vengono contemporaneamente erogati
finanziamenti alle scuole private, in violazione del dettato costituzionale.
Trova un piano sanitario, redatto da un
commissario nominato dal Governo Monti, che taglia pesantemente la sanità pubblica
regionale e che assegna 450 posti letto
ai privati a fronte di poco più di 700 posti nel pubblico, in pratica assegna
al privato posti letto in più sottratti al pubblico. I posti letto ai privati
fanno il paio con la precarizzazione del personale già in atto da tempo e
confermata dagli ultimi provvedimenti
ARSREM per l’agenzia interinale. Tagli pesanti e di fatto una tendenza strisciante alla
privatizzazione della sanità.
Il piano sanitario, sottratto alla
rappresentanza politica del territorio e redatto da un commissario
governativo,simboleggia il fallimento di un ceto politico,impegnato, alla
vigilia del rinnovo del Consiglio regionale, in questioni tutte interne al
palazzo, che poco o nulla hanno a che vedere con i problemi reali dei cittadini
e dei lavoratori molisani. E ancora meno
con quelli dei giovani e delle donne.
Il corteo e il presidio che i
metalmeccanici hanno realizzato oggi a Isernia, nonché il successivo incontro
con il Prefetto, hanno visto al fianco
dei lavoratori la protesta, le richieste
e le proposte delle organizzazioni
studentesche .
E’ stato l’inizio di un percorso che
mette insieme le vertenze, quelle dei
lavoratori, e quelle dei lavoratori in
quanto cittadini, per il diritto al lavoro, allo studio, alla salute e alla tutela dell’ambiente; bisogna
costruire dal basso, partendo dai bisogni, il programma del mondo del lavoro e
dei diritti di cittadinanza, da consegnare a chi si candida a governare. I
lavoratori non voteranno più a scatola chiusa!
5-12-2012
FIOM - LA CHIAMANO
PRODUTTIVITA' MA CANCELLANO I DIRITTI E RIDUCONO I SALARI
6 dicembreSCIOPERO
GENERALE DI 8 ORE
Presidio Isernia ore
10,30 presso la sede di Confindustria
CISL e UIL, in assenza di regole
democratiche, hanno sottoscritto con Governo e Confindustria l'ennesimo accordo
separato che supera le leggi e lo Statuto dei Lavoratori, cancella il CCNL,
autorizza il demansionamento e l'utilizzo delle telecamere, aumenta gli orari
di lavoro.
Cisl e Uil con Governo e Confindustria
continuano a scaricare sui lavoratori i costi della crisi e, con il «patto per
la produttività», hanno sottoscritto ulteriori nuove regole sul sistema
contrattuale che riducono il salario e mettono in discussione i diritti
contrabbandandole come rilancio della competitività e produttività del sistema
industriale italiano.
Che cosa vuol dire?
- gli aumenti definiti con il Contratto
Nazionale non tuteleranno il potere d'acquisto dei salari e non saranno più
aumenti certi e esigibili per tutti i lavoratori.
- alle lavoratrici e ai lavoratori non
è più garantita la rivalutazione del minimo contrattuale nazionale e il salario
minimo sarà diverso da azienda ad azienda e da territorio a territorio.
E' un accordo separato che sancisce lo
smantellamento del CCNLcome fonte di diritti e tutele.
Cisl e Uil, in assenza di regole che
definiscano la loro reale rappresentatività, firmano un'intesa senza alcun
mandato da parte dei lavoratori.
La Fiom sostiene i referendum contro i
licenziamenti e contro le deroghe a leggi e contratti, promuove la raccolta
firme per abrogare l'art.8 (deroghe alle tutele del lavoro) e ripristinare l'art.18
(reintegro contro i licenziamenti illegittimi).
La Fiom in difesa del Contratto
Nazionale, del salario, dei diritti, della democrazia, del lavoro, proclama uno
Sciopero Generale di 8 ore per il
giorno 6 Dicembre
Invita a partecipare al Presidio che si
terrà ad ISERNIA alle ore 10,30 presso la Sede di Confindustria di Via
Berta la rappresentanza degli studenti
impegnati nella battaglia per il Diritto allo Studio e al Lavoro,dei Docenti e dei Precari mobilitati contro i
tagli alla Scuola Pubblica per consolidare il percorso intrapreso di
costruzione di piattaforme comuni.
21-11-2012
La FIOM –CGIL ,nella sua direzione
nazionale immediatamente successiva alle
manifestazioni del 14 novembre, giornata di mobilitazione europea cui
anche la Cgil ha aderito, ha espresso una posizione netta.
Agli studenti, che a partire dall'Onda hanno
animato l'opposizione a Berlusconi, che a migliaia hanno riempito le piazze, a
Roma e in tutta Italia, di fatto è stato
negato il fondamentale diritto democratico alla manifestazione del dissenso.
Rifiutiamo la violenza da sempre e
condividiamo la necessità di quei giovani e giovanissimi di portare presso i
luoghi della decisione politica l'opposizione ai tagli indiscriminati
all'istruzione, alla sua privatizzazione e - più in generale - alle politiche
di austerità, che aggravano la crisi economica rendendo il futuro sempre più
precario.
Le pratiche non violente per noi sono
la condizione per consentire alle iniziative di movimento di crescere e
allargare il consenso.
La risposta, invece, è stata la
repressione spropositata da parte delle forze dell'ordine,che,al di là di
responsabilità individuali,che vanno accertate e sanzionate, hanno agito in
base ad ordini ricevuti. L'obiettivo è ancora quello di soffocare il dissenso.
La criminalizzazione dell'opposizione
sociale, il tentativo di ridurre le proteste di un'intera generazione precaria
a un fatto di ordine pubblico, fa il gioco di chi pensa che il Paese non abbia
alternativa al massacro sociale.
Anche in Molise la Fiom condivide le
giuste rivendicazioni del mondo della scuola, insegnanti e studenti, contro i
tagli indiscriminati all’istruzione e alla ricerca, l’aumento dei costi per
l’istruzione, la dequalificazione della scuola pubblica e i finanziamenti alla
scuola privata.
Chiede con forza, insieme agli
studenti, che nei programmi di chi si candida a governare la Regione ci sia una
Legge Regionale per il Diritto allo studio, come gli studenti hanno chiesto con
forza nella loro mobilitazione del 17 Novembre e sostiene la mobilitazione
della scuola prevista per il 24 Novembre.
Le richieste degli studenti sono
strettamente intrecciate a quelle dei lavoratori che, nella crisi occupazionale
che si aggrava sempre più, in Regione non trovano soluzioni e neppure
interlocutori.
Crediamo che da una solida alleanza con
quel movimento studentesco così duramente colpito, promossa e attivata anche
dalle rappresentanze dei lavoratori, sulla base dei medesimi contenuti politici
di opposizione all'austerità montiana, possa ripartire una stagione di
cambiamento, che riconquisti i diritti e, con essi, la democrazia.
Per questo la FIOM indirà, a breve, un
incontro con le rappresentanze studentesche presenti in regione per elaborare
piattaforme comuni.
20-11-2012
RICHIESTA DI
INCONTRO PRESSO LA PREFETTURA CANTIERI NAVALI TERMOLI
5-11-2012
DECRETO DEL
TRIBUNALE DI LARINO A RIGUARDO DELLA FIAT POWERTRAIN
5-11-2012
FIOM - MANCATE
RETRIBUZIONI ALLA I.C.I.E. DI TERMOLI
La FIOM-CGIL Regionale denuncia una
situazione insostenibile per i Lavoratori della società I.C.I.E. di Termoli, di
proprietà della famiglia PISTILLI.
Sono mesi che i Lavoratori non percepiscono
gli stipendi e per questo, la FIOM-CGIL
aveva chiesto da mesi, con vari solleciti, un incontro con
l’amministratore delegato, per avere risposte in merito alle mensilità ed al
futuro occupazionale.
Le richieste di incontro purtroppo non
hanno avuto risposte.
Le mensilità arretrate, riguardano i
mesi di Novembre, Dicembre, Tredicesima 2011 con Settembre e Ottobre 2012 per
un gruppo di Lavoratori mentre per un altro gruppo, riguardano i mesi di
Luglio, Agosto, Settembre e Ottobre 2012.
La stessa situazione la stanno vivendo
i 35 lavoratori dello stabilimento di Pescara (ex ABB) sempre della famiglia
PISTILLI.
La FIOM e i Lavoratori sono in attesa
di convocazione presso la Prefettura di Campobasso, a seguito di richiesta
inoltrata circa un mese fa, per trovare una soluzione alla vertenza chiedendo
anche l’utilizzo, se è il caso, di ammortizzatori sociali.
31-10-2012
FIOM ATTO II: UN'ALTRA
GRANDE VITTORIA CONTRO LA FIAT
Si è chiuso ieri il secondo processo
per condotta antisindacale incardinato dalla FIOM Regionale del Molise contro
la FIAT Povertrain Technologies Spa. Invero, a seguito della vittoria riportata
dalla FIOM in Aprile per il riconoscimento dei suoi rappresentanti in azienda,
la Fiat ha insistito nel tenere una condotta antisindacale ai danni della
medesima organizzazione sindacale, andando a colpire stavolta la retribuzione
degli iscritti alla FIOM, decurtata di circa trecento euro a partire da giugno
2012.
Ebbene, il Giudice del Lavoro del
Tribunale di Larino, Dr. Aldo Aceto, ha sancito l'illegittimità della riduzione
unilaterale della retribuzione, attuata senza che fossero variate le condizioni
di lavoro (mansioni, orario ecc.) e, dunque, senza alcuna alcuna
giustificazione se non quella di colpire gli iscritti alla FIOM e la FIOM
stessa. Sostiene ancora il Giudice che agli iscritti FIOM erano stati applicati
i miglioramenti retributivi previsti dal Contratto Collettivo Nazionale del
2009, anche se quest'ultimo non era stato firmato dalla FIOM, in quanto
condizioni di miglior favore, principio generale dell'ordinamento
giuslavoristico, di tal che il comportamento della FIAT nei confronti dei
lavoratori iscritti alla FIOM ha natura direttamente discriminatoria, in quanto
motivata unicamente dall'affiliazione a tale sindacato, ossia dalle convinzioni
personali (art. 2, comma 1°, D.Lgs. 216/2003). E' un dato di fatto, continua il
Giudice, che in conseguenza dell'azione di FIAT, ben 180 lavoratori iscritti
alla FIOM su 200 abbiano revocato la propria iscrizione al sindacato.
Pertanto il magistrato ha concluso nei
termini seguenti: “Accerta e dichiara la condotta antisindacale di FIAT
Powertrain Technologies Spa; per l'effetto ordina alla FIAT Powertrain Technologies Spa di cessare
immediatamente dalla sua condotta; di astenersi per il futuro dall'effettuare
ulteriori decurtazioni dalle retribuzioni dei lavoratori iscritti alla FIOM
CGIL per le ragioni dala stessa indicate; ordina l'affissione del presente
decreto a cura della resistente nei locali dell'azienda ed in luogo accessibile
a tutti per un periodo di 15 giorni; condanna la FIAT Powertrain Technologies Spa alla
rifusione in favore di FIOM delle spese per compenso professionale che si
liquidano in euro 4.000,00”.
Esprimono grande soddisfazione il Segretario
Regionale della Fiom Cgil Giuseppe Tarantino,
il collegio difensivo della FIOM
e in particolare i legali Territoriali Marianna Salemme e Pietro D'Adamo,
nonché i rappresentanti della Fiom nell'unità produttiva di Termoli, rimasti a
presidio dei diritti dei lavoratori anche in questo difficile momento storico.
I legali Marianna Salemme e Pietro
D'Adamo, inoltre, fanno presente che il giudizio di opposizione promosso da
FIAT avverso il precedente decreto favorevole alla FIOM – sul riconoscimento delle
rappresentanze sindacali aziendali della Fiom nella FIAT di Termoli - è stato
rinviato dal Presidente del Tribunale di Larino al 15 maggio 2013 in attesa
della decisione della Corte Costituzionale sull'art. 19 dello Statuto dei
Lavoratori, norma base in materia di rappresentanza sindacale. Anche questo
rappresenta per la Fiom un importante risultato.
26-10-2012
FIOM-RACCOLTA FIRME PER
REFERENDUM ABROGATIVI
il giorno 27 ottobre 2012 a Venafro
dalle ore 09:00 alle ore 13:00, in Piazza Salvo D’Acquisto (nei pressi
dell’Ufficio Postale),la FIOM-CGIL, organizza un tavolo per la raccolta delle
firme sui quesiti referendari abrogativi, per la modifica apportata all’articolo 18 e sull’articolo 8, entrambi i
quesiti di notevole importanza per il mondo del lavoro.
E’ necessario ripristinare l’articolo
18 dello Statuto dei Lavoratori perché con la Riforma del Ministro FORNERO,
oggi il Lavoratore licenziato ingiustamente, perde il diritto del reintegro a
lavoro in cambio di un insignificante indennizzo.
Invece è necessario abrogare l’articolo
8, della finanziaria approvata nell’agosto 2011 dal Governo Berlusconi, perché
abolisce i Contratti di Lavoro Nazionali consentendo accordi Aziendali che
tagliano i Diritti delle Lavoratrici e dei Lavoratori, come si è verificato
negli stabilimenti della FIAT ad’opera del Signor Sergio Marchionne.
All’iniziativa aderiscono anche i
Consiglieri Provinciali di SEL, Antonio Sorbo e Marcello Cuzzone, il Segretario
Provinciale di Rifondazione Comunista Sergio Calleo, e altri rappresentanti
istituzionali, che invitano tutti i Cittadini a firmare per ripristinare le
conquiste sociali che oggi sono state SMANTELLATE.
26-10-2012
ANCORA CASSA
INTEGRAZIONE ALLA FIAT POWERTRAIN DI TERMOLI
La FIAT Powertrain di Termoli, alle
richieste
di cassa integrazione guadagni
ordinaria dei
seguenti periodi:
dal 8 ottobre 2012 al 9 ottobre
2012 2165 operai e 291
impiegati/quadri dell'Unità Motori 8 valvole e 16 valvole e Unità Cambi C510 e
C546;
dal 10 ottobre al 14 ottobre 2012 1492 operai e 198 impiegati/quadri
dell'Unità Motori 8 valvole e 16 valvole e Unità Cambi C510 e C546;
dal 22 ottobre 2012 al 28 ottobre
2012 2165 operai e 291
impiegati/quadri dell'Unità Motori 8
valvole e 16 valvole e Unità Cambi C510 e C546;
dal 29 ottobre 2012 al 4 novembre
2012 2165 operai e 291 impiegati/quadri
dell'Unità Motori 8 valvole e 16 valvole e Unità Cambi C510 e C546;
dal 12 novembre 2012 al 18 novembre
2012 1490 operai e 198 impigati/quadri
dell'Unità Motori 8 valvole e 16 valvole;
in data odierna ha inoltrato ulteriore
richiesta di cassa integrazione ordinaria per il periodo 26 novembre 2012 al 2
dicembre 2012 per
2163 operai e 291 impiegati/quadri
dell'Unità Motori 8 valvole e 16 valvole e Unità Cambi C510 e C546.
25-10-2012
19-10-2012
FIOM - FIAT POWERTRAIN
DI TERMOLI
A seguito della decurtazione operata in
busta paga dalla Fiat Powertrain di Termoli, secondo l’interpretazione data
dall’azienda alla sentenza del Tribunale di Larino che ripristinava i diritti
del sindacato in fabbrica, la Fiom Molise ha indetto a Luglio un’assemblea alla
quale avrebbe partecipato il Segretario
nazionale Maurizio Landini. Per quella data la Fiat ha fermato la
produzione per due giorni, impedendo di fatto l’assemblea, nonostante fosse
stato già stabilito, a partire dall’inizio della settimana successiva l’inizio
di un ulteriore periodo di cassa integrazione.
In data 26 Settembre il Segretario
regionale della FIOM ha chiesto ai segretari di FIM e UILM di indire un’assemblea unitaria, senza
ricevere alcuna risposta.
In data 9 Ottobre la Fiom regionale
indice un’assemblea unitaria per il 19
Ottobre sulla tematica “Fabbrica Italia”, alla luce delle conseguenze
sociali e lavorative assunte a livello nazionale da parte di Fiat. La risposta
di Fiat Powertrain è che l’assemblea non può essere concessa per tre motivi:
1)
le disposizioni legislative vigenti in materie non attribuiscono alle
organizzazioni sindacali la prerogativa di indire assemblee retribuite.
2)
La Fiat Powertrain non aderisce al sistema confindustriale e dunque, non
riconosce ne è tenuta ad applicare le
disposizioni dell’accordo interconfederale del ’93.
3)
La richiesta supera per il corrente anno il limite di dieci ore annue
retribuite previste dall’art.20 della legge 300/1970 ecc…
La FIM-CISL Molise asserisce di aver
prenotato un’assemblea per il 19 Ottobre 2012, fin dal mese di luglio 2012.
Si tratta di un episodio di “inaudita
gravità”: La Fiat per l’ennesima volta si rifiuta di dare esecuzione ad un
provvedimento del giudice. e continua la
rappresaglia e la guerriglia nei confronti della FIOM da parte di chi dice di fare automobili.
FIM e UILM c’entrano qualcosa?
Il problema forse consiste nel fatto che la
FIOM aveva informato in anticipo i lavoratori su quali sarebbero state le
scelte future dell’azienda?
La FIOM ha già informato dell’accaduto
il Segretario nazionale Landini, e ribadisce la ferma volontà di volere avere
un confronto aperto e democratico con tutte le Lavoratrici ed i lavoratori e le
altre Organizzazioni Sindacali, anche indicendo, se necessario la propria
assemblea davanti ai cancelli della fabbrica.
16-10-2012
FIOM - ODISSEA SMIT SPA
L'odissea della SMIT Spa continua: nemmeno il
grande Omero sarebbe riuscito a raccontare le travagliate vicende occorse agli
operai dell'azienda del nucleo industriale nel basso molisano.
Il tutto comincia nell'aprile 2010 con la
sospensione dell'attività lavorativa e
la messa in CIG di tutti i lavoratori. In seguito l'azienda viene dichiarata
fallita dal Tribunale di Larino.
Dopo pochi mesi, però, il fallimento viene revocato
ad opera della Corte d’Appello di Campobasso e
l'azienda, incassate alcune somme di denaro recuperate dalla Curatela
fallimentare, vende le attrezzature di lavoro, (autogru', autocarri e
attrezzature varie), operazioni che tradiscono il chiaro intento di smantellare
l’attività, ma, al contempo, per rabbonire i lavoratori, rende dichiarazioni
alla stampa intese a far credere di voler riprendere l’attività.
Inutile precisare che non vi è stato alcun rilancio
aziendale e che le 52 maestranze sono tutt’ora creditrici nei confronti della
suddetta società per mensilità arretrate, TFR e
trattenute sulle retribuzioni da destinare ai fondi di previdenza
complementare, ovviamente mai versate.
A breve scadrà la CIGS ed i Lavoratori sono ancora
in attesa che l’azienda, che, meno di un anno fa, a mezzo del suo
Amministratore Delegato, Antonio Nastasia, in presenza delle autorità comunali
e regionali, aveva dichiarato che avrebbe ripreso l'attività aziendale nei
settori della banda larga e della produzione di mezzi militari, dia concreta
attuazione alle dichiarazioni di intento sbandierate in quell’occasione.
Inascoltate restano le richieste inoltrate, una
prima volta il 03 settembre 2012 e poi rinnovate il 26 settembre 2012,
all'Assessorato del Lavoro da parte delle organizzazioni sindacali FIOM-CGIL e
FILCA-CISL al fine di aprire un tavolo di confronto azienda-istituzioni.
Tale disinteresse istituzionale accentua
ulteriormente il senso di scoramento e di abbandono che pervade i Lavoratori, i
quali chiedono a gran voce alla politica regionale di convocare la società SMIT
affinché espliciti chiaramente, una volta per tutte, qualora ce ne fosse
bisogno, le proprie intenzioni riguardo
al futuro produttivo ed occupazionale dello stabilimento di Termoli. E intanto,
in questo clima di indolenza e lassismo politico-istituzionale, 52 famiglie si
ritroveranno, fra meno di un mese, ad affrontare la quotidianità senza alcun
sostentamento economico.
28-9-2012
FIOM - Sanità Pubblica
Regionale
In Molise dove i
lavoratori e i cittadini sono costretti a pagare al massimo, Irpef, Accise
sulla benzina e Tickets sanitari, la Sanità Pubblica è soggetta all’attacco
congiunto della SPENDING REVIEW (Tagli di posti letto) e del rientro dal debito
sanitario imposto dal Governo.
Il debito regionale,
accumulato nel tempo, è il prodotto di anni di governo clientelare, non
trasparente e inefficace ed anche di finanziamenti milionari, a detta dello
stesso governo, a megastrutture private troppo onerose per le dimensioni del
Molise.
Sono all’opera due
commissari, il Governatore Iorio e un commissario inviato dal Governo per
predisporre il nuovo piano sanitario, che sicuramente conterrà nuovi tagli.
Mentre i piccoli
ospedali sono stati già di fatto già
azzerati, si rischia adesso,con il nuovo piano sanitario, che pezzi importanti
del maggiore ospedale regionale, il Cardarelli di Campobasso, quali la
cardiologia e l’oncologia, essenziali
per la sanità pubblica regionale, vengano assorbiti all’interno di una
struttura privata.
La salute di
cittadini e lavoratori è un bene comune, un diritto costituzionalmente
garantito, che solo il pubblico può garantire.
La FIOM-CGIL Molise,
a tutela del diritto dei lavoratori tutti, compresi quelli della Sanità,
rivendica il diritto dei molisani ad una sanità pubblica di qualità, verso la
quale vanno prioritariamente indirizzate le risorse disponibili.
18-9-2012
Richiesta di incontro.
La scrivente
Organizzazione Sindacale, con la presente chiede alle suindicate parti, un
incontro urgente per discutere della situazione aziendale, anche in prospettiva
alla scadenza della cassa integrazione in deroga.
10-9-2012
FIOM - COMUNICAZIONE
ALL'INPS
La scrivente
Organizzazione Sindacale evidenzia e contesta il continuo ed ormai
insopportabile ed ingiustificato ritardo con il quale l'INPS riunisce la
Commissione competente per l'esame delle richieste ed il rilascio dell'autorizzazione
all'accesso delle imprese alla cassa integrazione guadagni ordinaria. Tale
ritardo implica una grave ed insostenibile esposizione debitoria delle famiglie
degli operai interessati costretti a rimanere senza sostegno economico per mesi
con tutto ciò che ne consegue. Tale inutile, esasperante ed illegittimo
sacrificio viene costantemente portato a conoscenza della scrivente che
sollecita un incontro per la definizione delle problematiche legate
all'argomento, peraltro già evidenziate alla Commissione Lavoro della Regione
Molise nel mese di aprile ultimo scorso.
29-8-2012
FIOM - SOLIDARIETA' E
VICINANZA AI 7 ACCUSATI
I provvedimenti
repressivi (milletrecentocinquanta euro di multa o otto giorni di galera ) emessi venerdì scorso, ai danni di sette cittadini, dal tribunale di Isernia
segnano una grave svolta nella vita democratica e civile della città.
La sentenza riconosce
come "manifestazione non
autorizzata" il raduno di ben dieci persone, che il 29 settembre del
2011 intendevano contestare l'autorizzazione
ad un'iniziativa di Casapound, la filantropica associazione di fascisti del III
millennio,cantando “Bella Ciao”.
Non accetteremo mai
che l’opposizione ad iniziative neo-fasciste sia considerata come un complotto
da estirpare. A maggior ragione nella città nella quale si sono verificate,
anche in tempi recenti, aggressioni inquietanti di stampo fascista.
Questo episodio di
repressione politica è parte di una tendenza sempre più generalizzata di
attacco ai diritti politici, sindacali e democratici. L’accordo in Fiat,
negando le libertà sindacali e il diritto di sciopero, colpisce chiunque
dissenta dai dettami padronali. Provvedimenti come quelli subiti dai 7
antifascisti ad Isernia vogliono essere di avvertimento a chiunque si opponga
alle ingiustizie e al ritorno di ideologie fasciste e di estrema destra.
Questa tendenza deve
essere fermata. Chiediamo pertanto a tutti i lavoratori, gli studenti e gli
antifascisti di far sentire ai compagni la nostra solidarietà e vicinanza,
perché siano ritirati i provvedimenti repressivi e archiviate le denunce.
21-6-2012
Sono rinviate alla
prima data utile, che verrà comunicata nei prossimi giorni, le assemblee
indette per il 21 Giugno dalla FIOM
all’interno dello stabilimento della Fiat Powertrain di Termoli, con la
presenza del Segretario Nazionale Maurizio Landini. Il rinvio è dovuto a due
giornate di fermo produttivo (21 e 22
Giugno) decise dalla direzione aziendale, a causa della mancanza di forniture,
necessarie alla lavorazione.
Le due giornate si aggiungono
all’intera settimana successiva di cassa integrazione già preannunciata per
tutti i lavoratori del 16 valvole, e alle giornate di Lunedì e Martedì di cassa
integrazione per i lavoratori dei cambi.
Il ricorso sempre più frequente alla cassa integrazione
da parte della Direzione aziendale acuisce le preoccupazioni circa il futuro dello stabilimento di Termoli
e rende sempre più urgente la necessità di un incontro, promosso dalla Regione
Molise, tra rappresentanze sindacali ed azienda, per conoscere il piano
industriale e gli investimenti
programmati.
14-6-2012
La FIOM-CGIL
Regionale comunica che il giorno 21 giugno 2012, come già annunciato, a Termoli
sarà presente il Segretario Nazionale della FIOM-CGIL Maurizio Landini e
parteciperà alle tre assemblee indette dalla FIOM-CGIL Regionale Molise, presso
lo stabilimento FIAT Powertrain, per la vertenza FIAT in corso, con le seguenti
modalità di turnazione:
1° Turno NORMALE ED
IMPIEGATI dalle ore 10:15 alle ore 11:15
2° Turno dalle ore
14:00 alle ore 15:00
3° Turno dalle ore
22:00 alle ore 23:00.
14-6-2012
Nell’ambito delle tre
giornate di mobilitazione del 13, 14
e 15 Giugno, indette dalla Fiom contro
il disegno di legge sul mercato del lavoro in discussione in Parlamento, per la
difesa dell’articolo 18, per la democrazia, il contratto, il rispetto dei
diritti dei cosiddetti “esodati”, per l’intervento del Governo nelle crisi
industriali e un nuovo modello di sviluppo, oggi 13 Giugno i delegati FIOM dei
lavoratori e delle lavoratrici della FIAT di Termoli e della DR MOTORS di
Macchia D’Isernia si sono autoconvocati ed hanno presidiato L’Assessorato al
Lavoro della Regione Molise,occupandone il tetto, per sottolineare e portare all’attenzione
dell’opinione pubblica l’assenza drammatica di scelte di politiche industriali
di sostegno e di indirizzo al sistema produttivo, da parte di chi ha la
responsabilità del governo locale ed anche da parte della rappresentanza politica più in
generale.
Che cosa hanno
chiesto in particolare?
Per quanto riguarda
la FIAT, l’intervento del Governo Regionale e Nazionale a sostegno dei
lavoratori FIAT iscritti alla FIOM,che a Termoli hanno ricevuto una
decurtazione in busta paga dai 200 ai 300 Euro,a seguito della sentenza emessa
dal Tribunale di Larino,che riconosce alla FIOM il diritto alla rappresentanza
sindacale in azienda e il ripristino del CCNL del 2008. La FIAT,attaccando
attraverso i lavoratori la sentenza della magistratura, ne ha dato
un’interpretazione pretestuosa applicandola anche alla parte economica. Si
cerca, attraverso il ricatto economico,di umiliare la dignità dei
lavoratori,negando loro la possibilità di aderire per libera scelta ad un
sindacato, con il fine ultimo di espellere la FIOM dai luoghi di lavoro. Nello
stabilimento di Termoli i Delegati FIOM completeranno entro il 16 giugno 2012
la raccolta delle buste paga decurtate, per intraprendere l’azione legale.
Per quanto riguarda
la DR MOTORS ,l’intervento del Governo Regionale e Nazionale perché i circa 100 lavoratori della DR
ottengano i salari non percepiti negli ultimi mesi dello scorso anno e nei
primi mesi dell’anno in corso, precedentemente alla loro collocazione in cassa
integrazione. Si chiede anche un piano industriale relativo alla DR Motors di
Macchia D’Isernia, non presente in quello illustrato al Governo per Termini
Imerese, e che in ogni caso fa capo ad una società che porta altro nome.
La FIOM REGIONALE è
stata ricevuta nella tarda mattinata dal Prefetto di Campobasso,al Prefetto è
stato chiesto di intervenire perché in attesa della definizione in giudizio, si
sospenda la decurtazione del salario agli iscritti FIOM della FIAT di Termoli.
Il Prefetto ha assicurato che si farà
portavoce presso il Governo Nazionale e Regionale di tutte le richieste
avanzate,e che stabilirà un collegamento con il Prefetto di Isernia per quanto
attiene a DR MOTORS.
Il Governatore del
Molise, Michele Iorio,ha fissato per il 19 Giugno un incontro con la FIOM
Regionale con all’odg.le vertenze FIAT e DR MOTORS.
La FIOM MOLISE
comunica,inoltre, che nei prossimi giorni sarà presente in Molise il Segretario
Nazionale Maurizio Landini, che incontrerà
la stampa locale.
11-6-2012
RICHIESTA DI INCONTRO
La scrivente
Organizzazione Sindacale congiuntamente alla RSA, alla luce della vostra
unilaterale decisione di decurtare in maniera del tutto illegittima la
retribuzione spettante, agli iscritti FIOM, chiede la convocazione di un
urgente incontro per affrontare l’argomento al fine di esplorarne una soluzione
a tutela dei lavoratori.
Si resta, pertanto,
in attesa di convocazione.
6-6-2012
Per venerdì 8 giugno 2012 è stata convocata l’assemblea delle Lavoratrici e Lavoratori
FIAT, iscritti alla FIOM, che hanno illegittimamente subito, da parte della
FIAT di Termoli, una grave decurtazione della retribuzione relativa alla
mensilità di maggio.
L’assemblea si terrà presso la sede della CGIL di
Termoli con la presenza di Michele De Palma, della FIOM Nazionale, e dei Legali
della FIOM Molise, nelle persone dell’Avvocato Marianna Salemme e l’Avvocato
Pietro D’Adamo, dalle ore 10:00 alle ore 11:00 e dalle ore 16 alle ore 17:00.
L’assemblea
avrà come oggetto le azioni legali da intraprendere per il recupero di quando
indebitamente decurtato in busta paga e le azioni sindacali da mettere in
campo.
Alle ore 12:00, presso la sede CGIL, ci sarà la
conferenza stampa della FIOM.
L’assemblea si terrà anche sabato 9 giugno 2012 con
i Legali, presso la stessa sede, dalle ore 10:00 alle ore 11:00.
La FIOM invita le Lavoratrici e Lavoratori
FIAT iscritti e i non iscritti a partecipare
numerosi a tale iniziativa per dare una capillare informativa sull’ennesima
vertenza FIAT che si è aperta con quest’ultima, odiosa, azione ritorsiva ai
danni dei Lavoratori, già duramente provati da questo grave momento di crisi.
4-6-2012
FIOM - BUSTE PAGA FIAT
Nella settimana scorsa, a ridosso dell’
accredito della busta paga, ai lavoratori Fiat iscritti alla Fiom Cgil è stata
recapitata una raccomandata da parte della Direzione Aziendale a firma del
Sign. Viggiano Antonio, con la quale si comunicava, a seguito del decreto del
Tribunale di Larino del 23 aprile 2012, il mancato pagamento di alcune voci
retributive che si aggirano intorno ai
250€ mensili, relative alle varie integrazioni salariali derivanti dalla
contrattazione di secondo livello. A nostro avviso il comportamento
dell’Azienda rispetto a quanto accaduto è frutto di una interpretazione
unilaterale, strumentale e pretestuosa
del decreto.
Siamo di fronte ad un attacco senza
precedenti ai diritti e alla libertà dei lavoratori. E’ evidente che è stato
messo in atto, nei confronti di quei lavoratori che con dignità e coraggio
hanno scelto di rimanere iscritti alla
Fiom, il ricatto economico.
E’ vergognoso che nel tentativo di
cancellare il sindacato che dissente, non si siano fatti scrupolo di
sottrarre parte del salario indispensabile al sostentamento dei
Lavoratori e delle loro famiglie in un momento di crisi economica così grave.
Riteniamo che tutto ciò non debba
avvenire in uno Stato di diritto e
democratico, fondato sulla Costituzione nata dalla Resistenza al Fascismo. Per
questo motivo la Fiom e i suoi iscritti rivendicano l’intervento delle
istituzione e della classe politica
contro l’ennesimo atto intimidatorio e discriminatorio messo in atto
dalla Fiat.
La Fiom ha già predisposto le azioni
legali per contrastare il provvedimento
ignobile della Direzione Fiat come descritto nella nota allegata in seguito ed inviata a Fiat. Ha convocato un’ assemblea di tutti gli iscritti per Sabato 9 giugno
’12 con la presenza dei legali e della
Fiom nazionale e si riserva tutte le azioni a livello nazionale e territoriale
che riterrà opportune.
28-5-2012
FIOM - SITUAZIONE
STABILIMENTO FIAT DI TERMOLI
Il giorno 24 maggio 2012 la direzione
aziendale FIAT POWERTRAIN di Termoli ha convocato la RSA per comunicare gli
ultimi aggiornamenti sulla cassa integrazione che coinvolgerà il nostro
stabilimento. Nonostante ci sia stata riconosciuta la legittimità a svolgere
attività sindacale all’interno dello stabilimento, tanto quanto le altre sigle
sindacali, l’azienda ha ritenuto di dover convocare la FIOM separatamente e non
è stato permesso la lettura del verbale, come prevede la procedura per
l’espletamento di esame congiunto per la
CIGO, già sottoscritto dalle altre sigle sindacali. Questo inqualificabile
comportamento, tra l’altro in contrasto con quanto stabilito dal decreto emesso
dal Tribunale di Larino, non è in alcun modo accettabile e, pertanto, invitiamo
l’azienda a RICONOSCERE CHE LA RSA della FIOM è legittimata a rappresentare i
lavoratori al pari delle altre sigle sindacali.
In merito alla CIGO, riteniamo che la
sua gestione da parte dell’azienda sia palesemente contraddittoria: in alcuni
reparti, infatti, si ricorre allo straordinario. La FIOM, pertanto, DIFFIDA
l’azienda dall’utilizzare lavoro straordinario, riservandosi di segnalare tale
circostanza alle autorità competenti per le verifiche del caso, ed inoltre, in
considerazione del particolare momento di crisi che viviamo e del contesto in
cui operiamo, RIVENDICA trattamenti equi e coerenti nei confronti di TUTTI,
invitando l’azienda ad applicare il meccanismo dell’EQUA ROTAZIONE nel porre in
CIGO i lavoratori. Rammentiamo all’azienda che i permessi maturati dai
lavoratori sono ad uso esclusivo degli stessi, se non concordati.
La FIOM CGIL delusa e preoccupata per la deriva delle attuali
relazioni sindacali nel gruppo Fiat, ritiene non più rinviabile il rilancio del
ruolo negoziale del sindacato, ridotto dalla Fiat a spettatore passivo che pur
di sopravvivere deve accettare di tutto, anche a costo di diventare
autoreferenziale. Noi, convinti che il rilancio e lo sviluppo dell’azienda non
può che passare attraverso il coinvolgimento e del rispetto di tutte le parti,
confermiamo l’efficacia della lotta finora fatta al fianco dei lavoratori in
difesa dei diritti e della democrazia, nonostante le pressioni a cui
quotidianamente siamo esposti noi delegati e iscritti alla FIOM CGIL.
24-5-2012
SITUAZIONE SMIT DI
TERMOLI
Da novembre 2011, dopo tante
manifestazioni di protesta da parte dei lavoratori della SMIT di Termoli,
finalmente il Ministero del Lavoro ha approvato la Cassa Integrazione
Straordinaria.
L’allungamento dei tempi di
approvazione è stato provocato dalla stessa azienda, che ha ingiustificatamente
tardato la produzione della documentazione mancante alla chiusura della
procedura di CIGS Ministeriale.
La FIOM, per non aggiungere ritardo a
ritardo, invita, pertanto l’azienda e l’INPS ad accelerare l’iter di erogazione della CIGS.
La FIOM chiede, inoltre, alla Direzione
aziendale della SMIT – che ha ripetutamente espresso sui media la volontà di
proseguire l’attività aziendale – e alle Istituzioni regionali un incontro per
prendere visione e discutere del piano industriale, ove mai ci fosse, e per
stabilire le modalità di pagamento delle mensilità arretrate vantate dai
lavoratori.
24-4-2012
FIOM - TRIBUNALE DI
LARINO: VINCE LA FIOM
Oggi, 23 aprile 2012, il Tribunale di
Larino ha dichiarato l'antisindacalità della condotta posta in essere dalla
FIAT nei confronti della FIOM, maggiore organizzazione sindacale italiana del
settore metalmeccanico.
Dopo Bologna, Napoli e Bari è stato
emesso anche il provvedimento del Tribiunale di Larino, che ha condannato la
FIAT, la quale aveva negato l'esercizio dei diritti sindacali ai Rappresentanti
dei lavoratori (RSA) nominati dalla FIOM, anzi aveva negato la loro stessa
esistenza.
Tutto ciò solo perchè la FIOM non ha
sottoscritto il Contratto collettivo di Lavoro (cd. CCSL) che l'azienda ha
stipulato sulla falsariga di quello di Pomigliano e Mirafiori solo con alcune
sigle sindacali, contratto che detto sindacato non ha firmato poiché lo
riteneva gravemente lesivo dei diritti dei lavoratori e, pertanto,
inaccettabile.
La portata innovativa della pronuncia
emessa dal dottor Aldo ACETO (Giudice del lavoro presso il Tribunale citato)
risiede, oltre che nell'articolata e puntuale motivazione – ricca di molteplici
argomentazioni - nel fatto che lo stesso ha dichiarato l'ultrattività del CCNL
del 2008, all'epoca sottoscritto da FEDERMECCANICA e da tutti i sindacati dei
lavoratori, compresa la FIOM.
In sostanza secondo il Giudice di
Larino, presso lo Stabilimento di Termoli è ancora applicabile il CCNL del 2008
per effetto della clausola di ultrattività in esso contenuta, atteso che quello
sottoscritto nel corso dello scorso anno e non firmato da FIOM (il CCSL) non
può assurgere a contratto di I livello, a nulla valendo, peraltro, la scelta di
FIAT di uscire da CONFINDUSTRIA. Tale assunto ha conseguenti ripercussioni non
solo sui termini per effettuare la disdetta, che la FIAT non ha rispettato, ma
anche sul piano dei singoli rapporti di lavoro, che, per quanto riguarda gli
iscritti alla FIOM, continuano ad essere disciplinati dal CCNL del 2008. Non vi
è chi non veda la valenza dirompente di tale pronunciamento!
Enorme la soddisfazione della dirigenza
sindacale regionale (Giuseppe TARANTINO) e del segretario nazionale Maurizio
LANDINI nonché degli avvocati Marianna SALEMME e Pietro D'ADAMO, legali della
FIOM CGIL del MOLISE, che nei prossimi giorni provvederanno a notificare il
decreto alla Società Torinese, la quale dovrà riconoscere le RSA FIOM presso lo
stabilimento di Termoli e i diritti sindacali (assemblea, permessi, affissione
ecc.) di cui al III titolo della L. 300/1970, diritti di cui sono
legittimamente titolari.
Il provvedimento del Giudice, inoltre,
dovrà rimanere esposto in azienda per 15 giorni nella bacheca aziendale o in
luogo accessibile a tutti i lavoratori, come ordinato dal Magistrato, che ha
condannato l'azienda anche al pagamento delle spese di giudizio.
leggi tutto il decreto
21-4-2012
MAURIZIO LANDINI A
MONTENERO
La Fiom-Cgil Regionale, comunica che il
Segretario Nazionale della Fiom Maurizio
Landini, è stato invitato domenica 22 aprile alle ore 18, presso la P.zza
principale del Comune di Montenero Di Bisaccia,
a partecipare all’iniziativa organizzata dell’Italia Dei Valori su
“Articolo 18 e Riforma del Lavoro”.
21-4-2012
FIOM - ELEZIONI RSU
FUORI DAI CANCELLI DELLO STABILIMENTO FIAT !
Poiché la FIAT nega alle lavoratrici ed
ai lavoratori, il diritto di scegliere liberamente, all’interno dello
stabilimento, l’organizzazione sindacale che li rappresenti, 713 lavoratori
della FIAT Powertrain di Termoli hanno votato fuori dai cancelli la lista FIOM.
Infatti il 19 ed il 20 aprile 2012 si
sono svolte nello stabilimento di Termoli le elezioni “FARSA” delle RSA sulla
base del regolamento definito dalle organizzazioni sindacali firmatarie del
nuovo contratto FIAT (CCSL), che, come noto, nega la partecipazione della FIOM
alle consultazioni.
Pertanto, la FIOM – CGL ha presentato
la propria lista ed organizzato il voto davanti ai cancelli dello stabilimento
e, su 2.300 lavoratori e lavoratrici, ben 713 hanno votato la lista FIOM,
nonostante l’ostruzionismo della FIAT.
Tale risultato dimostra, una volta in
più, la ferma e chiara volontà dei lavoratori di ripristinare, insieme alla
FIOM, la DEMOCRAZIA e la LIBERTA’ SINDACALE all’interno delle fabbriche FIAT.
16-4-2012
FIOM - “VOTAZIONI
ANTIDEMOCRATICHE ALLA FIAT DI TERMOLI”
Si svolgeranno il 19 e 20 Aprile le
“Elezioni Truffa” dei Rappresentanti dei Lavoratori nella Fiat Powertrain di
Termoli.
Anche a Termoli, come già sta avvenendo in altri Stabilimenti
Fiat, i Lavoratori saranno chiamati a
scegliere, ma… solo tra le liste di quelle Organizzazioni che hanno accettato
di firmare “L’accordo della Vergogna”: quello che trasforma i Rappresentanti
dei Lavoratori in “Garanti dell’Applicazione del nuovo contratto”… imposto integralmente dagli interessi e
dalle logiche del Padrone!... quello che ha sbattuto fuori la Fiom perché ha
cercato di opporsi!...
A Termoli faranno votare quei Rappresentanti a cui non
vengono sottoposte scelte, ma verbali da sottoscrivere!
Faranno votare per quei rappresentanti le cui
Organizzazioni Sindacali,si sono rifiutate di permettere delle “DEMOCRATICHE
ELEZIONI”.
…Tutto ciò nonostante a giorni il
Giudice Aceto di Larino si esprimerà in merito all’accusa di “attività
antisindacale e discriminatoria” di Fiat Termoli ai danni della Fiom. Su tutto
il Territorio Nazionale sono state presentate denunce analoghe, e la
Magistratura di Bologna e Napoli ha già restituito nei siti Magneti Marelli
l’agibilità Sindacale alla Fiom, riconoscendo ai Lavoratori il diritto di
scegliere in maniera libera e democratica i propri rappresentanti.
Negli altri Siti Produttivi, a causa
della scarsa affluenza alle urne (d’altronde non ha senso andare a
scegliere i Delegati che, di fatto,
rappresentano gli interessi dell’Azienda!!) pare che Fiat “inviti” al voto i Lavoratori, con forti
pressioni da parte di Dirigenti Aziendali; non solo! Pare che non siano stati
ammessi agli scrutini alcuni Lavoratori che avevano espresso la volontà di
assistere, sebbene il regolamento lo preveda; pare inoltre che siano andati al
voto poco più della metà dei Dipendenti e che si temporeggi ad affiggere in
bacheca i risultati (magari ci sono troppe schede bianche o nulle!). Pare che, in queste aziende, la Fiom abbia visto triplicare i
voti rispetto alle precedenti elezioni, facendo comunque votare fuori dai
cancelli le proprie liste. A Cassino circa mille lavoratori su 3500 hanno
votato la lista della Fiom Cgil.
Anche a Termoli, la FIOM, darà ai lavoratori la possibilità di
scegliere in maniera democratica. Metteremo le urne davanti ai cancelli
opponendoci alle logiche di parte, che per beneficio di pochi, hanno arrecato
grandi danni a tutti gli altri! Guardiamo
finalmente al passato con l’intenzione di individuare, non i colpevoli,
ma gli errori per evitare di ripeterli! Stavolta più che mai siamo obbligati ad
una scelta responsabile, onesta, libera dai ricatti, dai favori e dai
favoritismi… per proteggere il lavoro…
come inestimabile bene comune!
Notizia di oggi è che, anche l’Europa non
riesce più a mentire… il problema dell’Italia è l’occupazione!... difenderla
vuol dire fare la scelta giusta!!
4-4-2012
FIOM - A FAVORE DELLA
SANITA' PUBBLICA IN MOLISE
La Fiom Cgil del Molise sostiene le
iniziative e le lotte condotte dagli operatori sanitari e dai cittadini per il
mantenimento della Sanità Pubblica nella Regione Molise.
Dopo anni di dirottamento di soldi
pubblici verso strutture private, assistiamo, a conclusione del percorso, al
tentativo da parte dei nostri rappresentanti istituzionali di tagliare settori
importanti dell’Ospedale Cardarelli, obbligando i cittadini molisani a spese
insostenibili e minando il loro diritto ad una Sanità Pubblica.
I tagli effettuati nella “cosa pubblica
non sono altro che una ripercussione della crisi che sta attraversando il
nostro paese. Ed anche in questa occasione, così come con l’abrogazione
dell’art. 18 e i nuovi Contratti Specifici (come quello FIAT), si
strumentalizza la crisi per tagliare e distruggere in maniera permanente lo
stato sociale, i diritti costituzionalmente garantiti e le conquiste di civiltà
in Italia. Le vittime di queste scelte sono, come sempre, i lavoratori: quella
della sanità pubblica, che vedono a rischio il proprio posto di lavoro, e tutti
gli altri che, come cittadini, vedranno ridotte a rischio il proprio posto di
lavoro, e tutti gli altri che, come cittadini, vedranno ridotte le opportunità
di avere una sanità pubblica di qualità, E’ per questo che chiediamo alle
istituzioni locali di mantenere l’Ospedale Cardarelli come fulcro della Sanità
Pubblica Regionale.
27-3-2012
RILEVAZIONE DATI
ELEZIONI RSU 2012 NELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI
Si è tenuta, così come programmata,
alle ore 11:00 presso la Cgil del Molise, la Conferenza Stampa per presentare i
dati delle elezioni Rsu 2012 nelle Pubbliche Amministrazioni.
I dati che sono stati presentati dalla
Cgil sono dati significativi in quanto riferiti a 194 Rsu su 203 Rsu totali,
pari al 95,57%. Quindi, il dato comunicato sulle elezioni Rsu 2012 non può
subire sostanziali variazioni e se anche ci fossero, sarebbero marginali e non
comporterebbero sostanziali cambiamenti.
I dati sulla partecipazione al voto e
sul voto assegnato alle liste, sono dati che la Cgil ha incrociato con quelli
della Cisl. In ragione di questo, sono comprensivi di posti di lavoro dove la
Cgil non ha presentato la lista elettorale.
Ciò detto, la partecipazione al voto è
stata pari all’82,42% degli aventi diritto. Esso rappresenta un tasso di
partecipazione che altre competizioni elettorali non ottengono e questo
dimostra quanto era importante che i lavoratori potessero scegliere chi doveva
rappresentarli nei posti di lavoro. Sulla partecipazione al voto un solo dato
negativo e riguarda il comparto della Sanità dove il decremento dei votanti è
stato pari al 5,76% degli aventi diritto.
Per quanto riguarda il voto la Cgil
cresce nei 5 comparti di riferimento: nelle Agenzie Fiscali del 5,84%, negli
Enti Pubblici non Economici del 5,84%, nei Ministeri dell’1,09%, nelle
Autonomie Locali dell’1,27% e nella Sanità del 5,28%.
La Cgil, quindi, annulla il gap del
2007 con la Cisl, che era di quasi di 6 punti percentuali, da un lato, e ne
guadagna poco più di 2 punti percentuali nel 2012, dall’altro. Aumenta il
consenso di oltre 100 voti, passando dai 1.452 del 2007 ai 1.561 del 2012, con
una variazione positiva percentuale pari a 3,13 punti percentuali, passando dal
20,18% del 2007 al 23,31% del 2012.
Questo risultato permette alla Fp Cgil
del Molise di conquistare per la prima volta il primato nelle elezioni delle
Pubbliche Amministrazioni e, quindi, di diventarne il primo sindacato
regionale. Ed è un risultato, per quanto ci riguarda, storico.
Pur ottenendo questo risultato storico,
la gioia non è totale, perché registriamo un arretramento del sindacalismo
confederale a vantaggio di un sindacalismo autonomo e antagonista che dovrà,
comunque, interrogarci per il futuro. Una riflessione particolare, come
sindacalismo confederale, dovremmo farla rispetto al comparto Sanità, dove il
sindacalismo autonomo e antagonista è maggioranza assoluta e dove sono più
evidenti la pressione politica e quella degli ordini professionali con una
spinta al corporativismo a danno dell’azione e dell’attività confederale.
Un’analisi del voto è stata fatta anche
rispetto al rapporto tra iscritti al sindacato e voti ottenuti. Al netto dei
settori che non avevano diritto al voto, come per esempio la Sicurezza, i
Vigili del Fuoco, l’Igiene Ambientale, la Sanità Privata e i Dirigenti,
registriamo un rapporto positivo: la Fp Cgil Molise ha ottenuto voti aggiuntivi
rispetto agli iscritti pari al 20,82%.
Anche il numero degli eletti Rsu nelle
liste della Cgil aumenta da 148 del 2007 a 156 del 2012, con un incremento pari
al 5,40%.
Pur non risultando il primo sindacato
in nessuno dei 5 comparti delle Pubbliche Amministrazioni, la regolarità nel
consenso, comunque, ci ha permesso di risultare alla fine il primo sindacato in
Molise.
Il concetto finale può essere riassunto
in due parole: abbiamo vinto.
Questo voto ci consegna una grande
responsabilità. Responsabilità che sapremo sicuramente esercitare per
l’interesse generale delle lavoratrici e dei lavoratori, ma anche
nell’interesse dei cittadini molisani a ricevere prestazioni quanti-qualitative
dal settore pubblico sempre migliori.
visualizza i
dati completi
26-3-2012
FIOM - RICHIESTA
INCONTRO CONFERENZA CAPIGRUPPO DEL 27 MARZO 2012.
Con la presente, vista la situazione di
gravissima crisi che ha colpito il settore metalmeccanico e produttivo molisano
con centinaia di lavoratori espulsi dal processo produttivo senza possibilità
di reimpiego e in alcuni casi anche
senza copertura di ammortizzatori sociali, si chiede in occasione della seduta
del Consiglio Regionale di domani, 27
marzo 2012, un incontro urgente in sede di Conferenza di Capigruppo e/o in II
Commissione Industria e Lavoro per affrontare le diverse vertenze che vedono
coinvolti i lavoratori della SMIT di Termoli, DR MOTOR di Macchia d’Isernia,
Cantieri Navali Srl di Termoli.
Sarà presente una delegazione di
lavoratori delle aziende citate.
22-3-2012
FIOM - AL FIANCO DEI
LAVORATORI DELLA SMIT TERMOLI
La FIOM CGIL lancia l’ennesimo grido
d’allarme per le 32 famiglie dei lavoratori della Smit spa che da oltre 5 mesi
non percepiscono alcun sussidio.
Le vicende dell’azienda del nucleo
industriale termolese hanno dell’incredibile: dichiarata fallita con sentenza
del tribunale di Larino nel Novembre 2010, circa un anno dopo viene ribaltato
il verdetto con la revoca del fallimento. Si tratta di un caso giudiziario
senza precedenti: mai in Italia è stata emessa una sentenza simile. Conseguenze
catastrofiche per i lavoratori, che si vedono revocata la CIG straordinaria,
unica fonte di reddito.
Entusiasmo post-sentenza spinge i
vertici dell’azienda a dichiarare mezzo stampa di voler onorare le mensilità
arretrate e ripartire con l’attività… a distanza di mesi restano le parole e le
buone intenzioni, ma la realtà è cosa ben diversa.
Ad oggi è ancora in valutazione, presso
il Ministero del Lavoro, la domanda di accesso alla CIGS presentata dalla Smit
spa ed anche dell’anticipo della stessa, grazie all’accordo Unicredit-Regione
Molise, di cui ancora non si sa niente.
I lavoratori chiedono ai politici, che
durante la campagna elettorale delle passate elezioni amministrative regionali
avevano tanto a cuore la sorte degli operai, di seguire l’evolversi della
vicenda e di promuovere un tavolo azienda-regione per verificare le reali
intenzioni della governance dell’impresa basso-molisana (se tale può essere
definita, visto che non è gestita da imprenditori molisani); è necessario
condividere delle strategie di rilancio del settore industriale per garantire
un futuro alle maestranze molisane.
12-3-2012
FIOM - RICHIESTA DI
INCONTRO URGENTE
La Scrivente O.S. FIOM-CGIL Regionale,
in riferimento agli impegni presi da parte del Sindaco di Termoli e dal
Presidente della Provincia di Campobasso del 9 dicembre 2011, per la convocazione di un Tavolo Istituzionale, in merito alla vertenza dei Cantieri Navali
di Termoli SpA, chiede alle parti su indicate la convocazione di un incontro
per la soluzione occupazionale dei 53 lavoratori della Cantieri Navali SpA da
più di 3 anni in cassa integrazione.
Restiamo in attesa di convocazione
nell’interesse dei lavoratori.
2-3-2012
PERCORSO SINDACALE
DELLA VERTENZA DR MOTOR
Dopo l'iscrizione alla Fiom- Cgil di
due lavoratori DR Motor nel mese di agosto , i quali rivendicavano il pagamento
delle mensilità di luglio e parte di giugno 2011, la Fiom ha inoltrato una
richiesta di incontro all'Associazione Industriali di Isernia e alla Direzione
Aziendale DR Motor datata 08/09/2011, avente come oggetto "situazione
aziendale".Non avendo ricevuto risposta, la Fiom ha inoltrato un sollecito
per la convocazione di un incontro datato 15/09/2011.Vista l'assenza di
risposta da parte della DR Motor alle due richieste, la Fiom ha inoltrato alla
Direzione Aziendale un ulteriore sollecito
datato 26/09/2011, avente come oggetto" situazione aziendale e mancato
pagamento delle retribuzioni di luglio e agosto 2011".
Senza aver convocato l'Organizzazione
Sindacale, la DR Motor ha pagato le mensilità di luglio e agosto 2011 tra la
fine di settembre e l'inizio di ottobre.
Il 02/11/2011 la Fiom chiede un
incontro per sollecitare il pagamento di settembre 2011. La DR Motor non
risponde alla nota del 02/11/2011 e la Fiom invia una nota di sollecito al
pagamento delle mensilità di settembre e ottobre 2011, datata 08/11/2011, alla
Prefettura di Isernia, alla Direzione Aziendale a all' Associazione Industriali
di Isernia.
Non avendo avuto risposta da nessuno,
la Fiom sollecita nuovamente un incontro con il Prefetto , la DR Motor e l'
Associazione Industriali con nota del 21/11/2011, inviata anche a tutti gli
organi di stampa. La DR Motor, dopo tante polemiche sulle rivendicazioni
avanzate dalla Fiom, paga le mensilità di settembre e ottobre 2011, il 29
novembre 2011.
Agli inizi di dicembre i due delegati
della Fiom vengono trasferiti su un autolavaggio di proprietà altrui. Verso la
metà di gennaio i lavoratori DR Motor danno mandato alla Fiom per trovare
soluzioni al recupero delle mensilità di novembre, dicembre e 13° 2011. Sulla
base di tale mandato, la Fiom chiede al prefetto un incontro con nota del
20/01/2012, prima, e poi con nota del 01/02/2012 per portarlo a conoscenza
della situazione dei lavoratori DR Motor, ma tutto ciò senza risposte.
Con nota del 02/02/2012 la Fiom segnala
all'Ispettorato del lavoro e all' Asrem la verifica delle regolarità della
mansione e del luogo di lavoro del delegato Fiom trasferito sull'autolavaggio
dagli inizi di dicembre 2011.
Su mandato dei lavoratori , con nota
del 05/02/2012, la Fiom proclama lo stato di agitazione per rivendicare le
mensilità di novembre, dicembre e 13° 2011, inviata anche alla Prefettura. Non
avendo avuto risposta in merito, su mandato dei lavoratori la Fiom proclama lo
sciopero di 8 ore dal 13/02/2012 al 24/02/2012 , con nota del 10/02/2012.
Il 24 febbraio 2012, a fronte del solo
pagamento della mensilità di novembre 2011, i lavoratori decidono di revocare,
momentaneamente lo sciopero.
27-2-2012
FIOM - FALLIMENTO
GEOMECCANICA
LA SCRIVENTE ORGANIZZAZIONE SINDACALE
RIFERISCE CHE IL GIORNO 24.2.2012 HA DEPOSITATO PRESSO IL TRIBUNALE DI ISERNIA
IL RECLAMO AVVERSO IL PROVVEDIMENTO DEL GIUDICE DELEGATO AL FALLIMENTO DELLA
GEOMECCANICA S.R.L. CON IL QUALE ERA STATO RIMOSSO L'OBBLIGO A CARICO DELLA MDT
S.P.A. DI ASSUMERE, A FRONTE DELL'AGGIUDICAZIONE DELLA GARA PER L'AFFITTO DELLO
STABILIMENTO, 21 DIPENDENTI EX GEOMECCANICA ENTRO IL 31.12.2012. L'AZIONE E'
STATA PROMOSSA A GARANZIA DEGLI INTERESSI DI TUTTI GLI EX DIPENDENTI DELLA
FALLITA CONTRARIAMENTE A QUANTO ASSERITO NEI GIORNI SCORSI DALLE ALTRE
ORGANIZZAZIONI SINDACALI, ASSERZIONI CHE SARANNO PUNTUALMENTE SMENTITE ED
ARGOMENTATE SIA IN FATTO CHE IN DIRITTO".
24-2-2012
FIOM- SCIOPERO DR
SOSPESO
La FIOM-CGIL Regionale, dopo
l’assemblea tenutasi in data odierna alle ore 16:30, con i lavoratori della DR
in sciopero dal 13 febbraio 2012, comunica la momentanea sospensione dello
sciopero.
Le motivazioni che hanno indotto i
lavoratori a tale decisione sono le seguenti:
-
il pagamento in data odierna, della mensilità di novembre 2011,
residuano ancora altre 3 mensilità:
dicembre e tredicesima 2011 e gennaio 2012;
-
l’impegno da parte del Presidente della Provincia di Isernia, su richiesta
di alcuni consiglieri provinciali di minoranza, a convocare un tavolo Istituzionale, per analizzare le
prospettive occupazionali dello stabilimento DR Motor di Macchia d’Isernia.
Per la FIOM-CGIL, nonostante tutto, il
futuro occupazionale della DR Motor di Macchia d’Isernia, resta preoccupante.
24-2-2012
SCIOPERO DI 8 ORE PER
OGNI TURNO DI LAVORO PER IL GIORNO 24 FEBBRAIO 2012.
La scrivente O.S. FIOM-CGIL Regionale,
in nome e per conto delle lavoratrici e dei lavoratori DR MOTOR COMPANY, vista la mancata risposta da parte della
Direzione aziendale per la convocazione di un incontro con la O.S., nonostante
lo sciopero dei giorni 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22 e 23 febbraio 2012, in ordine al mancato pagamento delle
mensilità di dicembre e tredicesima del
2011 e gennaio 2012 proclama ulteriori 8
(OTTO) ore di SCIOPERO, per ogni turno
di lavoro, per il giorno
24 febbraio 2012, dalle ore 08:00, con presidio davanti ai cancelli principali
della DR MOTOR COMPANY e palazzo della Provincia di Isernia.
Restiamo in attesa di convocazione per discutere delle rivendicazioni e
sottoscrivere accordi, atta a tutelare gli interessi delle lavoratrici e dei
lavoratori.
23-2-2012
SCIOPERO DI 8 ORE PER
OGNI TURNO DI LAVORO PER IL GIORNO 23 FEBBRAIO 2012.
La scrivente O.S. FIOM-CGIL Regionale,
in nome e per conto delle lavoratrici e dei lavoratori DR MOTOR COMPANY, vista la mancata risposta da parte della
Direzione aziendale per la convocazione di un incontro con la O.S., nonostante
lo sciopero dei giorni 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21 e 22 febbraio 2012, in ordine al mancato pagamento delle mensilità
di novembre, dicembre e tredicesima del 2011,
proclama ulteriori 8 (OTTO) ore di SCIOPERO, per ogni turno di lavoro, per il giorno
23 febbraio 2012, dalle ore 08:00, con presidio davanti ai cancelli principali
della DR MOTOR COMPANY.
Restiamo in attesa di convocazione per discutere delle rivendicazioni e
sottoscrivere accordi, atta a tutelare gli interessi delle lavoratrici e dei
lavoratori.
23-2-2012
LETTERA DEI LAVORATORI
DELLA DR MOTORS
Noi lavoratori della DR Motor Company
SpA iscritti FIOM-CGIL, di fronte alle dichiarazioni a firma della
FIM-CISL (Iallonardi Cesare) e UILM-UIL
(Giuliani Donato), apparse sul quotidiano regionale Primo Piano del 22 febbraio
2012,
comunichiamo agli organi di stampa
quanto segue:
1- siamo in sciopero da otto giorni
(dal 13 febbraio 2012), con presidio davanti ai cancelli della DR Motor,
ovviamente rimettendoci il salario, per rivendicare il pagamento delle
mensilità di Novembre, Dicembre, Tredicesima 2011 e Gennaio 2012 per mantenere
le nostre famiglie;
2- non abbiamo mai visto e conosciuto
fino ad oggi, i Sigg. Cesare Iallonardi della FIM e Donato Giuliani della UILM,
né tanto meno ricevuto da loro SOLIDARIETA' per la lotta che stiamo portando
avanti per noi e gli altri colleghi;
3- allo stato attuale siamo stati
lasciati soli in quanto le Istituzioni non hanno mostrato alcun interesse per
le nostre rivendicazioni e pochi parlano della nostra condizione che stiamo
vivendo e non comprendiamo il perché;
4- la Cassa Integrazione era in
programma già da mesi e non è la soluzione ai nostri problemi, perché noi
vogliamo LAVORARE, ed essere retribuiti per portare avanti le nostre FAMIGLIE;
5- la FIOM-CGIL, che in questo momento
ci rappresenta, è da mesi che chiede incontri alla Direzione aziendale per il
rientro degli stipendi ed avere garanzie sul FUTURO occupazionale di TUTTI i
LAVORATORI DR, ma non ha, ad oggi, avuto risposta.
FIRMA
I LAVORATORI DR MOTOR COMPANY SPA
IN SCIOPERO DAL 13 FEBBRAIO 2012
22-2-2012
SCIOPERO DI 8 ORE PER
OGNI TURNO DI LAVORO PER IL GIORNO 22 FEBBRAIO 2012
La scrivente O.S. FIOM-CGIL Regionale,
in nome e per conto delle lavoratrici e dei lavoratori DR MOTOR COMPANY, vista la mancata risposta da parte della
Direzione aziendale per la convocazione di un incontro con la O.S., nonostante
lo sciopero dei giorni 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20 e 21 febbraio 2012, in ordine al mancato pagamento delle
mensilità di novembre, dicembre e tredicesima del 2011, proclama ulteriori 8 (OTTO) ore di
SCIOPERO, per ogni turno di lavoro, per
il giorno
22 febbraio 2012, dalle ore 08:00, con presidio davanti ai cancelli principali della
DR MOTOR COMPANY.
Restiamo in attesa di convocazione per discutere delle rivendicazioni e
sottoscrivere accordi, atta a tutelare gli interessi delle lavoratrici e dei
lavoratori.
14-2-2012
SCIOPERO DI 8 ORE PER
OGNI TURNO DI LAVORO PER IL GIORNO 14 FEBBRAIO 2012.
La scrivente O.S. FIOM-CGIL Regionale,
in nome e per conto delle lavoratrici e dei lavoratori DR MOTOR COMPANY, vista la mancata risposta da parte della
Direzione aziendale, nonostante lo sciopero del giorno 13 febbraio 2012, in ordine al mancato pagamento delle
mensilità di novembre, dicembre e tredicesima del 2011, proclama ulteriori 8 (OTTO) ore di SCIOPERO
, per ogni turno di lavoro, per il
giorno 14 febbraio 2012, dalle ore
08:00, con presidio davanti ai cancelli
principali della DR MOTOR COMPANY.
Restiamo in attesa di convocazione per discutere delle rivendicazioni, atta a
tutelare gli interessi delle lavoratrici e dei lavoratori.
4-2-2012
Oggi 4 febbraio 2012 presso lo
stabilimento Fiat di Termoli si è tenuto l’incontro tra la Direzione Aziendale
e la Fiom Cgil a seguito della richiesta di Cassa Integrazione Ordinaria.
Alla richiesta di chiarimenti sulla
procedura legale di esame congiunto la Direzione Aziendale in premessa ha chiarito che l’incontro aveva
il solo carattere informativo e che precedentemente la stessa aveva già
incontrato le RSA delle altre organizzazioni sindacali presenti in azienda con
le quali aveva già sottoscritto un verbale di esperita procedura.
A seguito di queste comunicazioni la
delegazione della Fiom Cgil ha chiarito che essendo Organizzazione maggiormente
rappresentativa, come prevede la Legge,
ha il diritto di esaminare non solo le ragioni ma anche di verificare la
corretta procedura. L’azienda ha precisato che non era nelle sue intenzioni comunicare
oltre quanto già detto. La Fiom Cgil ha quindi chiesto di poter visionare
l’accordo con le altre OO.SS., ma è stata negata. La Fiom Cgil non ritenendo
conclusa la procedura di esame congiunto ha chiesto la scrittura di un verbale
di incontro, ma anche in questo caso la risposta è stata negativa.
E ‘ evidente il carattere
discriminatorio messo in atto dall’azienda. Quello che più ci preme è il
mancato raggiungimento nella discussione di obiettivi utili alle lavoratrici e
i lavoratori che consistevano nella richiesta di piena maturazione dei ratei di
ferie e permessi e che venisse garantita la rotazione a parità di mansione tra
i lavoratori. Ma prioritariamente ci preoccupano i segnali di crisi che
intervengono sullo stabilimento. Ad oggi non abbiamo conoscenza, nonostante le
richieste, del futuro industriale del nostro sito. Per queste ragioni abbiamo
chiesto un nuovo incontro con la Direzione Aziendale e di tenere una assemblea
con le lavoratrici e i lavoratori. Inoltre, daremo mandato ai nostri legali di
verificare le procedure messe in atto dall’azienda per la CIGO e il
comportamento antisindacale messo in atto. Sappiamo che i comportamenti messi
in atto dalla direzione aziendale verso la Fiom Cgil hanno il solo interesse di
mettere in discussione la democrazia e i diritti per i lavoratori, per questa
ragione invitiamo tutti a partecipare alla manifestazione nazionale che si
terrà a Roma l’11 febbraio.
30-1-2012
La CGIL Molise
, in persona del
Responsabile all’Industria, in merito alla vertenza Geomeccanica di Venafro,
condivide pienamente le decisioni assunte dalla FIOM Regionale del Molise anche
perché pienamente concordate nello svolgimento della vertenza medesima.
Infatti, l’incontro tenutosi presso la Regione Molise il giorno 19 gennaio 2012
è stato voluto fortemente dalla CGIL che ha richiesto anche la partecipazione
dell’Assessore Scasserra e della Società MDT, incontro al quale, come è noto,
hanno preso parte anche la FIOM, FIM e UILM.
I motivi che hanno indotto la FIOM a
non sottoscrivere gli accordi sulla procedura di mobilità sono ritenuti più che
validi anche dalla CGIL in quanto diretti alla tutela di tutti i lavoratori
coinvolti nel fallimento della Geomeccanica e non solo di quelli per i quali è
stato garantito il reinserimento in azienda.
La MDT ha rifiutato anche la proposta
avanzata dalla CGIL di riassorbire le maestranze della Geomecannica non alla
firma dell’accordo, ma al termine dei ventiquattro mesi di cassa integrazione
in deroga, al termine del quale, inoltre, sarebbe stato possibile, nel caso in
cui il mercato non avesse consentito il riassorbimento, fare ricorso ad altri
strumenti che avrebbero concesso ulteriore tempo per la riassunzione di tutti,
tenendo in considerazione anche il fatto che molti dipendenti della
Geomeccanica a quel punto avrebbero maturato i requisiti per il pensionamento
con diminuzione del numero degli assunti.
Le altre organizzazioni sindacali,
invece, si sono affrettate a sottoscrivere l’accordo di mobilità nonostante si
fosse concordato lo svolgimento di un’altra assemblea fra i lavoratori della
Geomeccanica per informarli sull’esito dell’incontro tenutosi in Regione,
fretta del tutto ingiustificata tenuto conto dei tempi sufficientemente lunghi
previsti dalla legge 223/91 per la conclusione della procedura di mobilità.
La CGIL Molise dissente dalle infondate
accuse formulate dalle altre FIM UILM e MDT nei giorni scorsi nei confronti
della FIOM, accuse del tutto infondate anche perché il rifiuto della FIOM nulla
toglie alla possibilità di concludere la procedura di mobilità che non è
assolutamente impedita; inoltre, del tutto inconsistenti appaiono le accuse di
avventatezza e irresponsabilità mosse nei confronti del Segretario Tarantino il
quale, con il rifiuto, invece, ha posto le condizioni affinché la scelta dei
lavoratori da collocarsi in mobilità avvenga secondo criteri oggettivi così
come previsto dall’art. 5 della l. 223/91 che pone norme proprio a tutela dei
lavoratori.
LA CGIL Molise proseguirà insieme alla
FIOM nell’azione di tutela di tutti i dipendenti della Geomeccanica sino a che
non saranno garantiti i loro pieni diritti.
21-1-2011
la FIOM CGIL regionale del Molise, in
persona del proprio segretario generale, Giuseppe Tarantino riferisce che la dr
motor company s.p.a. di macchia d’Isernia ha intimato il licenziamento ad un
componente del direttivo sindacale della organizzazione medesima che nei mesi
scorsi aveva condotto, insieme ad altro delegato, una dura battaglia per
ottenere il pagamento delle retribuzioni dei lavoratori impiegati nello
stabilimento di macchia d’Isernia.
il licenziamento è stato prontamente
impugnato con conferimento dell’incarico di promuovere la conferente azione
giudiziaria all’avv. Giuseppe di Vito dell’ufficio legale della FIOM CGIL regionale del Molise.
l’organizzazione sindacale scrivente
manifesta vicinanza al lavoratore condannando la decisione della dr motor
company che non facilita certamente un rasserenamento nei rapporti sindacali
all’interno dell’azienda anche in un momento di confronto su piani industriali
e iniziative per la tutela delle maestranze impiegate nello stabilimento di
macchia D’Isernia.
Le condizioni di lavoro in Fiat e in Volkswagen
25-11-2011
La
FIOM CGIL chiede alla Prefettura di Isernia la convocazione di un incontro al
fine di monitorare la situazione occupazionale della Provincia, con particolare
attenzione al nucleo di sviluppo industriale Venafro – Pozzilli, e della
Regione in generale, di discutere un programma di sviluppo del territorio con
la preparazione di progetti di riconversione e rilancio delle realtà
industriali cessate e in grave difficoltà, come per esempio per il settore
dell’auto e delle fonderie, per stimolare la ripresa della produzione
industriale e la creazione di nuovi posti di lavoro e di conservare quelli
rimanenti anche attraverso lo studio di agevolazioni per l’accesso a credito
bancario delle industrie già presenti sul territorio e che potrebbero essere
interessate alla diversificazione o incremento della loro attività produttiva,
coinvolgendo nell’iniziativa anche il Ministero per lo Sviluppo Economico ed
Industriale.
L’iniziativa
è resa improcrastinabile dalla grave crisi nazionale e internazionale che si
ripercuote in maniera altrettanto grave sul territorio non solo con la perdita
di posti di lavoro, ma anche con l’accumulo di retribuzioni non versate e/o
versate con grande ritardo.
I
risvolti sociali della situazione sono gravissimi e non possono non interessare
le Autorità in indirizzo a tutti i livelli come pure non possono non
interessare massicciamente la classe politica territoriale.
Nelle
more degli effetti di tali iniziative e della concertazione del predetto
programma, si chiede alla Regione Molise la proroga degli ammortizzatori
sociali al fine di evitare ulteriori perdite di posti di lavoro che avverranno
tra la fine del mese di dicembre e di gennaio p.v.
21-11-2011
La
FIOM-CGIL Regionale, in merito alla vertenza RER di Pozzilli, è venuta a
conoscenza in data odierna, del fallimento della società con sede operativa a
Pozzilli e sede legale a Napoli.
Con
provvedimento del Tribunale di Napoli numero 346/11 del 16/11/2011, si è
nominato il curatore fallimentare il Dott. Cesiano Davide di Napoli.
Si
tratta di un ulteriore regalo fatto dalla classe politica regionale ad un altro
imprenditore che è stato agevolato nel rilevare la RER, all’epoca della
multinazionale appartenente al gruppo ALCOA,
per poi chiudere lo stabilimento.
Si
ricorda che nel 2003, al momento dell’acquisizione della RER, l’imprenditore
Ragosta licenziò 18 lavoratori e da allora si sono succedute varie vertenze
portate avanti dalla FIOM.
Nel
pomeriggio, nonostante il fallimento in atto, un autocarro si apprestava a
caricare materiale sottoposto a procedura fallimentare in corso.
Grazie
alla vigile attenzione dei lavoratori e della FIOM CGIL si è evitato che il
mezzo portasse via il materiale con
l’intervento immediato delle Forze dell’Ordine.
Alla
verifica dei Carabinieri di Filignano e Venafro, risultava che l’automezzo non
era autorizzato al prelievo di materiale RER e intimava l’immediato scarico del
materiale indebitamente prelevato.
La
FIOM, con nota del 21 novembre, invitava il curatore fallimentare e le Forze
dell’Ordine a vigilare sul sito al fine di evitare appropriazioni indebite di
beni.
19-11-2011
La
FIOM-CGIL Regionale, in riferimento alle notizie riportate dalla stampa
regionale del giorno 17 novembre 2011, in merito alle rassicurazione da parte
del Sindaco Di Brino circa il futuro della stabilimento FIAT Powertrain di
Termoli.
La
FIOM-CGIL chiede la convocazione urgente di un incontro da parte del Sindaco Di
Brino alla presenza del Presidente Iorio
e la Direzione aziendale FIAT per conoscere i piani industriali futuri dello
stabilimento di Termoli.
19-11-2011
Nella
giornata del 17 novembre 2011, i giornali regionali hanno riportato la notizia
dell’incontro avvenuto tra la Direzione Aziendale della Fiat Powertrain di
Termoli ed il Sindaco Di Brino, nel quale si è discusso delle prospettive
produttive ed occupazionali dello stabilimento FPT.
Difficile
pensare che sia un caso, e che non sia strumentale, visto che tutto ciò è
avvenuto dopo pochi giorni dall’assemblea tenutasi in Fiat alla presenza del
Segretario Nazionale Fiom Maurizio Landini, nella quale sono stati denunciati i
limiti produttivi (e quindi occupazionali!) del nostro stabilimento causati
dalla mancanza di nuovi modelli di auto e dal sempre più evidente interesse di
Fiat ad investire fuori dall’Italia. In
che modo il Sindaco sia stato rassicurato sulle prospettive del nostro
stabilimento non è assolutamente chiaro… Il motore “1200 - 8V” verrà convertito
in “euro 6”, rispondendo alle normative europee
in materia di “inquinamento”? E
se sì, quando? Su quali modelli il motore “1400 EVO” sarà allestito? I volumi
produttivi garantiranno il mantenimento dei livelli occupazionali? Quale impatto avrà sulle nostre produzioni
il nuovo motore “bicilindrico” prodotto
in Polonia?
Riteniamo
non grave, ma inaccettabile la mancata considerazione delle parti sociali, e
quindi la loro assenza a tale incontro, soprattutto in considerazione del fatto
che i rappresentanti dei lavoratori da circa un anno, chiedono insistentemente
ed invano un incontro all’Azienda per avere chiarimenti in merito alle
prospettive dello Stabilimento, soprattutto per il reparto motori.
Tutto
ciò mette in evidenza la delegittimazione del ruolo istituzionale e sociale del
Sindacato, soprattutto della FIOM, che Fiat opera arbitrariamente a Termoli
come nel resto dell’Italia.
Dare
false speranze è grave, ma è sconvolgente che le istituzioni locali si rendano
complici di queste azioni ai danni dei lavoratori molisani.
A questo punto pretendiamo di conoscere
dal Primo Cittadino termolese quali
siano le notizie fornite da FIAT Powertrain che lo hanno “rassicurato”.
All’uopo,
chiediamo al Sindaco Di Brino la convocazione urgente di un incontro anche alla
presenza del Presidente della Regione Michele Iorio e dei rappresentanti della
FIAT Powertrain che chiarisca tutti i dubbi ed i problemi denunciati dalle
Organizzazioni Sindacali circa il futuro dello stabilimento di Termoli.
14-11-2011
LA
FIOM-CGIL REGIONALE comunica che il giorno maretdì 15 novembre 2011, alle tre
assemblee (dalle 09:45 alle 11:15-dalle 14:00 alle 15:30-dalle 22:00 alle
23:30) che si terranno presso lo stabilimento della FIAT Powertrain di Termoli,
sarà presente il Segretario Nazionale della FIOM-CGIL Maurizio Landini che
illustrerà la situazione dei vari siti FIAT con particolare attenzione sul sito
di Termoli.
Vista
l’importanza del tema, sarà presente La Segretaria Generale CGIL Molise e la
Segreteria Regionale FIOM.
Inoltre
alle ore 12:30 presso la Camera del Lavoro di Termoli il Segretario Nazionale
Maurizio Landini terrà una conferenza stampa.
10-11-2011
La
FIOM-CGIL Regionale in riferimento alle vertenze delle società SATA SpA e RER
di Pozzilli in merito alle convocazioni presso la Prefettura di Isernia (SATA
SpA il giorno 14 Novembre 2011 e per la RER il giorno 09 Novembre 2011), si
comunica che l’incontro per la società SATA SpA è stata anticipata per il
giorno 10 Novembre 2011 alle ore 14:30 mentre per la società RER come da nota
della Prefettura è stata rinviata al giorno 28 Novembre 2011.
La
cosa grave per quest’ultima vertenza è il fatto che i lavoratori RER sono senza
reddito dal 15 Settembre 2011 data di fine CIGS (cassa integrazione guadagni
straordinaria) ed è in corso una procedura di mobilità per tutte le unità
lavorative.
7-11-2011
La
FIOM CGIL Regionale del Molise, in merito al crollo verificatosi nella scuola
media Leopoldo Pilla di via Colonia Giulia di Venafro, esprime vicinanza e
solidarietà alle famiglie degli alunni per puro caso scampati ad una tragedia.
L’organizzazione
scrivente reputa il fatto gravissimo e frutto di una politica inammissibile di
tagli che colpisce quotidianamente i cittadini anche in materia di sicurezza
che dovrebbe, invece, essere massimamente garantita.
Si
augura la massima celerità da parte delle autorità competenti nella
individuazione dei responsabili e la massima severità nella loro punizione affinché
i nostri figli si sentano al sicuro nelle scuole in cui devono sentirsi
protetti e si curi che la loro incolumità non venga compromessa minimamente.
28-10-2011
La
FIOM-CGIL Regionale
in riferimento alla richiesta avanzata dalla
società Cantieri Navali Srl al comune di
Termoli, per la concessione di un area demaniale (adiacente stranamente alla
società Cantieri Navali SpA con a carico circa 60 lavoratori in regime di cassa
integrazione da vari anni), con nota del 26 ottobre 2011 ha chiesto un incontro
con il Sindaco Di Brino Basso per avere chiarimenti in merito alla richiesta
avanzata dalla Cantieri Navali Srl.
Il
Sindaco di Termoli celermente ha fissato
l’incontro per il giorno 07 novembre 2011 alle ore 11:00
Inoltre
la FIOM-CGIL ha chiesto un incontro (con nota del 12 agosto 2011 e sollecito il
01 settembre 2011) all’Assessorato al Lavoro e all’Assessorato alle Attività
Produttive della Regione Molise in merito alla determina del servizio politiche
industriali n. 101/2011 (pubblicata sul Burm n. 21 del 01/08/2011)per il bando
R&S FILIERE, dove vengono affidati ben 1,6 milioni di euro alla Cantieri
Navali Srl.
Tale
incontro ad oggi non è stato ancora convocato.
La
FIOM-CGIL pertanto chiede al Presidente Iorio di attivarsi per la convocazione
del tavolo istituzionale (come da richieste avanzate), a garanzia dei livelli
occupazionali dei lavoratori della Cantieri Navali SpA (vista l’alta esperienza
e professionalità dei lavoratori).
<A NAME="131011-fiom">10-10-2011</A>
La
FIOM-CGIL, il giorno 12 ottobre 2011 presso la piscina comunale di Venafro,
durante l'inaugurazione, presenti il
Presidente IORIO , il Presidente della Provincia di Isernia MAZZUTO, il Sindaco
di Venafro COTUGNO e altri esponenti politici,
ha
effettuato un presidio di protesta con i lavoratori cassintegrati della
FIOM-CGIL di varie aziende cessate del Nucleo Industriale di Pozzilli-Venafro
(GEOMECCANICA, AT.ME., RER, PROMA SpA), per rivendicare il DIRITTO al lavoro e
la risoluzione delle varie vertenze aperte sul territorio della provincia di
Isernia, ancora senza convocazione e soluzione da parte delle istituzioni
regionali che sono impegnate sulla scena mediatica tagliando nastri a destra e
a manca.
La
FIOM-CGIL ha chiesto al Presidente IORIO (che si è avvicinato stranamente ai
lavoratori che protestavano viste le istanze in corso) soluzioni imminenti a
tali vertenze ,interessando anche il MINISTERO per lo Sviluppo Economico come
avviene in altre realtà e situazioni dell'Italia, vista anche l’incapacità
istituzionale ad affrontare tali vertenze.
Oramai
siamo in una situazione di disagio sociale dovuto soprattutto alla mancanza di
posti di lavoro e alla precarietà contrattuale di tante Lavoratrici e
Lavoratori.
Per
tali situazioni la FIOM-CGIL chiede di aprire una vertenza regionale con le
parti sociali, istituzionali della regione molise e ministeriali,
nell'interesse dei lavoratori e dei cittadini molisani che non possono essere
sempre fanalino di coda dell'Italia.
Inoltre
la FIOM chiede alle istituzioni regionali (viste le tante scadenze di cassa
integrazione per tanti lavoratori) la proroga della cassa integrazione in
attesa di un piano di sviluppo occupazionale per il territorio.
7-10-2011
Dopo
il presidio effettuato dai lavoratori
SATA SpA di Pozzilli congiuntamente alla O.S. FIOM-CGIL Regionale il giorno 28
settembre 2011 per rivendicare il DIRITTO AL LAVORO, la FIOM ha inoltrato una
nota alla Prefettura di Isernia per avere conferma della presenza (al tavolo
prefettizio per il giorno 07/10/2011)
della proprietà SATA SpA di Pozzilli.
Immancabilmente il giorno 05 ottobre 2011 (due
giorni prima dell’incontro in Prefettura) è stata inviata una comunicazione
dalla Prefettura di Isernia del rinvio dell’incontro dal giorno 05 ottobre 2011
al giorno 24 ottobre 2011 per indisponibilità
(citata nella comunicazione) del titolare della SATA SpA dovuta ad impegni
assunti in precedenza.
E’ evidente nonchè palese, il forte
disinteresse da parte della proprietà SATA allo stabilimento di Pozzilli e a
trovare una soluzione alla grave vertenza per il futuro occupazionale.
La proprietà nonostante fosse stata avvisata
il giorno 29 settembre 2011 ha fatto sapere dei propri impegni due giorni prima
dell’incontro posticipandolo di 18 giorni!!!!
Infine, sulla vertenza GEOMECCANICA, nonostante gli impegni presi e le rassicurazioni da parte degli Assessori
Regionali competenti, la FIOM e i Lavoratori
sono tutt’oggi in attesa di convocazione per sottoscrivere la CIG in
Deroga entro la prima decade di ottobre (vedi verbale del 27 settembre 2011).
29-09-2011
La
FIOM-CGIL Regionale, congiuntamente ai lavoratori dello stabilimento della SATA
SpA di Pozzilli, in data odierna ha proclamato lo sciopero di otto ore per ogni
turno di lavoro con presidio presso l’Assessorato al Lavoro di Campobasso.
Questa
decisione è stata dettata dalla necessità di avere risposte concrete rispetto
al futuro occupazionale (per gli 83 lavoratori) da parte della società SATA
SpA e delle istituzioni regionali.
Da
precisare che i lavoratori della SATA SpA sono in regime di cassa integrazione
da più di tre anni, l’ultima cassa integrazione è stata sottoscritta il 16
luglio 2011 per 12 mesi e dall’inizio
dell’anno sono stati effettuati vari incontri con la Direzione di stabilimento
e le istituzioni regionali per la verifica dell’andamento aziendale rispetto
alle commesse ed ai volumi delle commesse medesime ma senza alcun miglioramento
(come è emerso dall’ultimo incontro del 21 settembre 2011), anzi peggiorata
anche a seguito del ricorso alla cassa integrazione da parte della FIAT
Powertrain di Termoli (principale
cliente).
La
FIOM tramite le OO.SS. FIOM FIM e UILM
nazionali hanno avanzato richiesta (1
giugno 2011) al Ministero della Sviluppo
Economico per trovare una soluzione a tale vertenza.
Il
22 Agosto 2011 la FIOM Regionale ha
inoltrato un sollecito al Ministero tramite la Prefettura di Isernia e nello
stesso tempo un incontro preliminare presso la Prefettura con l’Assessore al
Lavoro e l’Assessore alle Attività Produttive della Regione Molise e ulteriore
sollecito inoltrato il 1 settembre 2011alle parti interessate.
Al
termine del presidio odierno i Lavoratori della SATA hanno ottenuto la fissazione di un incontro
urgente presso la Prefettura di Isernia il giorno 07 ottobre 2011 alle ore
10:30 con la presenza degli Assessori competenti e la proprietà SATA per
portare a conclusione (si spera con esito positivo) la vertenza.
La
FIOM infine ribadisce (per non dimenticare!!) a tutti i cittadini molisani e la
classe politica molisana che la situazione occupazionale regionale è drammatica
in particolar modo nella provincia di Isernia totalmente abbandonata a se
stessa.
27-9-2011
Sollecito
alla richiesta di incontro del
08/09/2011 e del 15/09/2011
La
scrivente O.S. FIOM CGIL Regionale, in merito al comunicato stampa della DR
Motor Company S.p.A. con il quale ha dato ampia disponibilità, finanche con
comunicati stampa consegnati al Quotidiano del 21.9.2011, ad incontrare la
sottoscrivente Organizzazione, cui non è stato dato alcun seguito, chiede un
incontro urgente con le parti sopra elencate presso Associazione degli
Industriali di Isernia per esaminare la situazione aziendale della DR MOTOR
COMPANY SpA.
In
particolare si chiede di discutere sul mancato pagamento delle retribuzioni e
sui rapporti tra la parte datoriale e le maestranze.
<A NAME="20911-fiom">20-9-2011</A>
CONTENZIOSO
MOLISE DATI – Q.E.I. srl: LAVORATORI LICENZIATI E SENZA TUTELE
La Commissione provinciale Inps di Campobasso respinge la richiesta di
Cassa integrazione ordinaria nonostante il parere positivo dell’Inps di Roma.
L’assessore Fusco Perrella non rispetta gli impegni presi.
I
lavoratori della Q.E.I. srl subiscono l’ennesima pugnalata: senza stipendio da
dicembre 2010, presi in giro dal Consiglio regionale, licenziati e ora anche
privi di tutele. A 13 di loro non verrà corrisposta l’indennità di Cassa
integrazione ordinaria poiché il 15 settembre scorso la Commissione provinciale
Inps di Campobasso ha respinto la domanda di Cigo presentata dall’azienda. La
richiesta dell’ammortizzatore sociale è stata inoltrata a causa di “crisi
finanziaria per mancato pagamento della committente”. La stessa pratica
presentata alla sede Inps di Roma – Aurelio per l’unico dipendente occupato
nella Capitale è stata accettata e il lavoratore percepisce regolarmente
l’indennità. Le pratiche presentate a Campobasso e Roma hanno la stessa
causale.
La
decisione della Commissione Inps di Campobasso, per la Fiom-Cgil, è inopportuna
in quanto, non tenendo conto della decisione della sede di Roma, instaura
un’antipatica disparità di trattamento tra i lavoratori.
Per
la Fiom-Cgil con quest’ultimo episodio si manifesta ancora di più l’incapacità
della Regione Molise di gestire le criticità del mondo del lavoro: l’assessore
regionale al Lavoro, Fusco Perrella, prima sottoscrive con l’azienda e la
Fiom-Cgil il verbale di accordo del 16 maggio 2011 sulla Cigo per 13 settimane
con la motivazione di grave crisi finanziaria e poi non rispetta l’impegno
preso il 10 agosto 2011 di incontrare il dirigente dell’Inps al fine di evitare
la bocciatura della domanda.
Questa
vicenda è la fotografia del fallimento di questo governo regionale e di questa
politica vergognosa. Questa vicenda deve fare indignare tutti i molisani perché
i soldi pubblici vanno spesi nel modo giusto e mai deve essere calpestata la
dignità dei lavoratori.
Alla
luce di tutto ciò la Fiom-Cgil chiede al presidente Iorio, tra un taglio del
nastro e un’inaugurazione elettorale, di prendere seriamente in esame la
questione e di ricollocare, prima delle elezioni, i lavoratori nell’ambito del
servizio di controllo delle ricette farmaceutiche con il sistema tradizionale
(servizio svolto dai lavoratori fino a maggio scorso) e di erogare alla Q.E.I.
srl le somme stabilite nell’incontro del 28 febbraio scorso dall’assessore
Fusco Perrella destinate al pagamento delle mensilità arretrate a partire da
dicembre 2010, Tfr e indennità varie ai 14 lavoratori.
La
Fiom-Cgil ritiene responsabili Regione e Molise Dati della perdita
dell’occupazione e dello sperpero di denaro pubblico.
La
Fiom-Cgil, inoltre, in mancanza di immediati riscontri positivi da parte della
Regione Molise, a salvaguardia della dignità dei lavoratori, metterà in pratica
azioni di protesta.
19-9-2011
La
FIOM-CGIL Regionale in riferimento ai piani industriali presentati al Ministero
dello Sviluppo Economico da parte della DR Company Motor SpA di Macchia
d’Isernia per la FIAT di Termini Imerese e per la IRIBUS di Avellino, ha
chiesto un incontro con nota del 8 settembre 2011 e sollecito del 15 settembre
2011 presso l’Associazione degli Industriali di Isernia per conoscere quale
sarà il futuro dello stabilimento madre della provincia di Isernia e dei circa
140 dipendenti, dei quali il 70% assunti con contratto a tempo determinato.
La
FIOM nell’incontro richiesto vuole anche fare chiarezza circa le mensilità
arretrate dei Lavoratori della DR e l’utilizzo dei contratti a tempo
determinato che potrebbero trasformarsi tutti in contratto a tempo
indeterminato ovemai si accertasse la violazione delle norme poste
dall’ordinamento in proposito.
La
FIOM convocherà un assemblea dei Lavoratori nello stabilimento di Macchia
d’Isernia
per
affrontare anche eventuali ulteriori problematiche ivi compresi gli effetti
dall’articolo 8 della manovra
finanziaria, che rappresenta un peggioramento e una diminuzione dei diritti
delle Lavoratrici e dei Lavoratori perché consente ai contratti aziendali o
territoriali di derogare a quelli nazionali e alle leggi.
16-9-2011
L
a FIOM-CGIL Regionale e i 25 Lavoratori della RER
SpA di Pozzilli stamane si sono recati davanti ai cancelli dello stabilimento
RER SpA per certificare la loro presenza a lavoro (in presenza dei Carabinieri
di Filignano) vista la scadenza del giorno 14 settembre 2011 della cassa integrazione straordinaria.
I
lavoratori RER e la FIOM non hanno ricevuto dalla società nessuna comunicazione
in merito ad una ripresa lavorativa o al proseguo di altro ammortizzatore
sociale.
Pertanto
ad oggi non essendoci nessuna comunicazione aziendale tutti i Lavoratori
saranno a carico dell'azienda.
La
FIOM in data odierna ha inviato una richiesta di incontro al Prefetto di
Isernia per convocare un tavolo con l'Azienda RER, Assessorato al Lavoro e
Assessorato alle Attività Produttive per trovare una soluzione alla vertenza.
Il
giorno 19 settembre 2011 alle ore 09:00 la FIOM ha convocato un'assemblea con
tutti i Lavoratori RER presso la CGIL di Venafro per decidere delle iniziative
che servono alla risoluzione della vertenza.
15-9-2011
La
FIOM-CGIL Regionale nel mese di agosto con sollecito nel mese di settembre ha
inoltrato delle richieste di incontro presso l’Assessorato al Lavoro della
Regione Molise per verificare la situazione delle aziende sotto elencate,
discusse già in precedenze vertenze e ad oggi
NON CONVOCATE da parte dell’Assessorato al Lavoro, come:
Geomeccanica
di Venafro - verifica situazione aziendale e proroga della cassa integrazione
in deroga come da impegni presi dall’ Assessorato al Lavoro e Attività
Produttive; (63 dipendenti)
Cantieri
Navali di Termoli - verifica situazione aziendale in relazione alle
agevolazioni del Bando “R&S-FILIERE”; (52 dipendenti)
Q.E.I.
di Campobasso - Verifica della situazione aziendale ( ritiro dei licenziamenti)
e pagamento delle ultime settimane di CIGO; (14 dipendenti)
SATA
SpA di Pozzilli - Verifica della situazione aziendale in relazione alla
mancanza nuove commesse e sollecito da parte della Regione Molise al Ministero
per lo Sviluppo Economico. (83 dipendenti)
La FIOM sollecita l’Assessorato
al Lavoro della Regione Molise a convocare i tavoli richiesti (vista la
gravità) per la risoluzione delle vertenze descritte e che da tempo discusse.
11-9-2011
LAVORI
USURANTI
La FIOM-CGIL Regionale informa a tutte le
Lavoratrici e Lavoratori che è stata confermata la scadenza del 30 settembre
2011 per la presentazione della domanda di accesso all’anticipo del
pensionamento ai sensi della nuova normativa sui Lavori Usuranti per tutti
coloro che hanno già maturato i requisiti o che li matureranno entro il
31/12/2011.
Tuttavia,
purtroppo non sono state recepite in alcun modo le richieste di modifica in
fase applicativa così come sollecitate dalle varie strutture FIOM Regionali e
recepite nelle proposte di modifica avanzate al Ministro Sacconi da Cgil, Cisl,
Uil.
Quindi rimane sia il vincolo della permanenza nella
postazione usurante nell’anno di maturazione del requisito, così come
l’esclusione dei periodi di cassa integrazione e mobilità dal calcolo dei
periodi utili alla maturazione dei requisiti, nessuna possibilità per i
lavoratori precoci (requisito minimo di accesso i 57/58 anni), enorme mole
della documentazione richiesta.
Riconfermando
il giudizio già espresso dalla FIOM di completa insoddisfazione per le
modalità applicative definite dalla
nuova normativa, che sono tali da rendere nei fatti inesigibile il diritto per
la stragrande parte dei lavoratori e lavoratrici dell’industria.
La
FIOM ha inoltrato a tutte le aziende
rappresentate la richiesta di
documentazione per i lavoratori che posso accedere ai benefici della nuova
normativa sui Lavori Usuranti (D.lgs. n.67/2011), invitando tutte le
Lavoratrici e Lavoratori a rivolgersi presso le varie strutture FIOM
territoriali o i patronati INCA CGIL per
ulteriori chiarimenti e presentazione delle domande.
24-8-2011
richiesta
di incontro urgente
La
Scrivente O.S. FIOM-CGIL Regionale, in riferimento al verbale del 30 giugno
2011 sottoscritto presso l’Assessorato al Lavoro in presenza degli Assessori
(Fusco Perrella e Marinelli) dei Curatori Fallimentari e delle OO.SS.
FIOM-CGIL, FIM-CISL e UILM-UIL, dove le organizzazioni sindacali si opponevano
alla procedura di mobilità (avviata dalla Curatela Fallimentare Geomeccanica il
26 aprile 2011), nello stesso tempo le istituzioni si impegnavano a verificare
nel mese di settembre 2011 l’evolversi della situazione aziendale per il futuro
occupazionale dei lavoratori Geomeccanica (partecipata con il 35% del capitale
dalla Regione Molise) e individuare
altri strumenti alternativi alla mobilità come la cassa integrazione in deroga.
Per
tutto ciò in premessa la FIOM-CGIL chiede alle parti su indicate un incontro a
breve.
Inoltre
la FIOM-CGIL in ordine al licenziamento intimato ai lavoratori a conclusione
della procedura di mobilità ha dato indicazione ai propri iscritti di procedere
alla loro impugnazione.
Restiamo
in attesa di convocazione per la salvaguardia dei livelli occupazionali e
nell’interesse della collettività (vedi le chiusure di tante aziende).
22-8-2011
Facciamo
seguito alla richiesta di incontro avanzata nei confronti del Ministero dello
Sviluppo Economico in data 1.6.2011, con richiesta congiunta a firma della
FIM-CISL, FIOM-CGIL e UILM-UIL Nazionale per discutere le sorti dello
stabilimento SATA Spa di Pozzilli (IS) con 83 dipendenti, al fine di
sollecitare il Ministero alla fissazione del predetto incontro.
Lo stabilimento
si trova da tempo a lavorare in condizioni di cassa integrazione e sono forti
le preoccupazioni per il futuro produttivo.
Nelle
more si chiede comunque la convocazione di un incontro preliminare presso la
Prefettura di Isernia insieme agli Assessori Regionali Marinelli e Fusco
Perrella e l’azienda.
<A NAME="3811-fiom">3-8-2011</A>
SCIOPERO
DI 8 ORE AL REPARTO CAMBI FIAT di TERMOLI
Con
un avviso apparso nelle bacheche aziendali è stato comunicato che, il reparto
cambi andrà in ferie il giorno 9 agosto
anziché l’8, contrariamente a quanto annunciato nell'incontro sul “Piano
ferie”. Le motivazioni di tutto ciò sembrerebbero essere riconducibili alla
necessità di soddisfare le richieste di produzione di “KIT” per lo stabilimento
brasiliano. Produzione che, a quanto pare, non si è riusciti a realizzare nel
periodo stabilito. Ma perchè questo?
Eppure
i lavoratori hanno risposto in maniera positiva a tutte le richieste da parte
dell'azienda anche quando si è trattato di lavorare su “straordinari comandati”
il sabato su primo e secondo turno.... Sicuramente non è stata funzionale al
raggiungimento dell'obiettivo di produzione l’interruzione dei contratti di circa 20 interinali
licenziati una settimana prima rispetto agli altri lavoratori precari presenti
in azienda; lo spostamento di lavoratori
dal cambio C510 verso l' M40,
l’insufficiente passaggio di personale dal 16V
al cambio unito al fatto che, alcuni lavoratori provenienti dal 16V, non
avevano mai lavorato al C510 (e quindi non potevano così rispondere all'urgenza produttiva!) o la carenza di
personale nell'area di manutenzione…. incongruenze più volte denunciate dalle
RSU all’ Azienda. Nell' incontro svolto nella mattinata del 2 agosto la RSU ha
proposto di procedere su base volontaria che, storicamente nel nostro
stabilimento, ha visto buone adesioni. A tutto questo bisogna aggiungere che
molti lavoratori hanno già dato la loro disponibilità a lavorare sia il 4
Agosto (festivo) sia sabato 6 Agosto. Ma, a quanto pare, tutto ciò non è bastato
a far tornare l'azienda sui propri passi. Azioni come queste basate sull'imposizione servono
solo a creare malcontento e sfiducia tra i lavoratori provocando la sensazione di non appartenenza alla “vita di
fabbrica”, sensazione già di per sé molto presente nel nostro stabilimento, che
sicuramente è controproducente sia per la qualità del lavoro che per i volumi
produttivi.
Non
è tanto il giorno di ferie in più o in meno che irrita noi lavoratori, quanto
la mancanza di rispetto che puntualmente si mostra nei nostri confronti. Non si
puo’ pensare di poter soddisfare le esigenze produttive dell’azienda soltanto
aumentando i carichi di lavoro degli
operai… ogni cosa ha un limite!
Per
questi motivazioni la Fiom Cgil indice uno SCIOPERO di 8 ore su tutti i turni
di lavoro nel reparto Cambi per il giorno 8 Agosto 2011
2-8-2011
La Scrivente O.S. FIOM-CGIL
Regionale, in riferimento alla comunicazione pervenuta in data 01 agosto 2011
da parte della Q.e.i. s.r.l., e delle precedenti comunicazioni (per la
risoluzione della vertenza), CHIEDE la
convocazione di un tavolo urgente atto a tutelare i diritti e la tutela
occupazionale, come già più volte sollecitato
dalla scrivente O.S.,
La mancata convocazione del
suddetto tavolo in tempi brevi (entro il 6 agosto 2011 per la risoluzione della
vertenza), comporterà il licenziamento di tutti i lavoratori della Q.e.i. (come
da comunicazione q.e.i. del 01 agosto 2011)
Pertanto riterremo responsabili
la Molise Dati e le Istituzioni Regionali
dei licenziamenti.
Nell’attesa di riscontro scritto
distinti saluti.
28-7-2011
CONTENZIOSO MOLISE DATI
– Q.E.I. srl: i lavoratori presi in giro anche in Consiglio regionale
E’ approdata in
Consiglio regionale la vertenza dei 14 lavoratori della Q.E.I. srl senza
stipendio da 7 mesi e in Cassa integrazione ordinaria dall’11 maggio scorso a
causa del contenzioso sorto tra Molise Dati (ente strumentale della Regione e
stazione appaltante) e l’impresa appaltatrice Q.E.I. srl. Il contenzioso ha per
oggetto il mancato pagamento alla Q.E.I. dei canoni mensili come previsto nel contratto.
L’appalto in questione, è opportuno evidenziare, ha per oggetto il progetto MEF
di monitoraggio e validazione della spesa farmaceutica territoriale
convenzionata fortemente voluto dalla Regione Molise in seguito ad un
protocollo d’intesa siglato nel 2005 tra Regione e ministero dell’Economia e
Finanze. La Regione ha investito molto sul progetto spendendo finora oltre 5
milioni di euro di soldi pubblici per la progettazione di un sistema che
avrebbe dovuto mettere sotto stretto controllo la spesa farmaceutica regionale.
Ma ad oggi è risultata chiara la volontà dell’istituzione regionale di non
voler adempiere a quanto stabilito nel contratto siglato nel 2006 tra la Molise
Dati e la Q.E.I. srl titolare di un sistema brevettato e ritenuto dalla Regione
idoneo allo scopo e collaudato dalla stessa con esito positivo già due anni fa.
L’incapacità
gestionale della Regione sta portando i lavoratori dritti-dritti verso i
licenziamenti e per i cittadini molisani la certezza che il proprio governo
regionale è stato capace di sperperare allegramente oltre 5 milioni di euro di
denaro pubblico.
La presa in giro.
Il Consiglio
regionale, nella seduta del 27 luglio, ha approvato un ordine del giorno a
firma dei consiglieri Chierchia e Incollingo che impegna la giunta regionale a
verificare ed eventualmente mettere in pratica tutti gli strumenti possibili
per il sostegno al reddito e per il reimpiego dei lavoratori anche prevedendo
una stabilizzazione in Molise Dati. Quest’ultimo punto è stato sollecitato dal
consigliere Romano poiché i lavoratori hanno svolto il proprio lavoro sempre e
solo per l’unico committente, appunto Molise Dati. La Fiom-Cgil si chiede però
che sostegno al reddito può essere attuato se, come sembra, alla scadenza della
Cigo, il 10 agosto, la Q.E.I. srl farà partire le lettere di licenziamento?
Per la Fiom-Cgil la
presa in giro è chiara: dietro l’approvazione dell’ordine del giorno si
nasconde la volontà di rimettere il futuro dei lavoratori e delle proprie
famiglie nelle mani della Giunta regionale che però finora non è stata in grado
di garantire la prosecuzione del Progetto MEF. La Fiom-Cgil vede tra le righe
di questa approvazione un disegno propagandistico. La campagna elettorale entra
nel vivo e il consenso si costruisce anche con le promesse di reimpiego. Per
garantire il futuro occupazionale e per dare un senso alle ingenti somme spese
finora sarebbe bastato affrontare seriamente la questione obbligando magari i
farmacisti ad utilizzare il nuovo sistema. Per qualche luminare di Molise Dati
la cosa era possibile ma evidentemente la categoria dei farmacisti è abbastanza
forte dal punto di vista elettorale. Meglio non pestarle i piedi e gettare sul
lastrico 14 famiglie e inventarsi qualsiasi impedimento normativo che ostacola
la prosecuzione del contratto. Intanto il contenzioso prosegue il suo iter
nelle aule dei tribunali e, qualora un giudice dovesse dare ragione alla Q.E.I.
srl, la Regione e Molise Dati saranno costretti a sborsare un risarcimento
milionario all’impresa appaltatrice.
La presa in giro
consiliare si è rafforzata allorquando il consigliere regionale Romano ha
chiesto il rinvio della discussione chiedendo alla Giunta di intervenire, al
successivo appuntamento, sulla questione rispondendo direttamente alle accuse
che le vengono mosse di non aver saputo o voluto portare avanti il progetto. Ma
il Consiglio regionale si è chiuso a difesa del fortino. Si è espresso contro
il rinvio della discussione. Meglio non far conoscere all’opinione pubblica le
imbarazzanti condotte della Giunta regionale e di Molise Dati. Siamo pur sempre
in campagna elettorale!
La Fiom-Cgil, alla
luce di quanto successo, è ancora più preoccupata per la sorte dei lavoratori
anche perché la Cigo scadrà il prossimo 10 agosto e sono ancora in attesa del
pagamento da parte dell’INPS e auspica da parte dei media locali una puntuale e
precisa informazione sulla questione senza alcun tipo di censura che sa tanto
di servilismo.
La Fiom-Cgil, infine,
chiede a Molise Dati e Regione di smetterla di mettere in giro voci di segreti
incontri con i legali della Q.E.I. srl per sottoporre ipotesi di transazioni al
contenzioso in corso. Incontri in realtà mai avvenuti e che producono inutili
illusioni ai lavoratori.
20-7-2011
Sollecito alla
richiesta di incontro del 20 giugno 2011
La Scrivente O.S.
FIOM-CGIL Regionale in riferimento alla comunicazione/sollecito della Q.E.I.
del 03 giugno 2011 al rinvio dell’incontro del giorno 13 luglio 2011 presso
Assessorato al Lavoro ed infine alla preoccupante situazione occupazionale dei
Lavoratori Q.E.I., chiede una convocazione urgente visti gli impegni presi da
parte della Molise Dati e della Regione Molise con la piena disponibilità della
società Q.E.I. nella soluzione del contenzioso con conseguente garanzia dei
livelli occupazionali.
20-7-2011
CONTENZIOSO MOLISE DATI
- Q.E.I. srl: chi sta bluffando?
Sembra non avere fine
il calvario dei 14 lavoratori della Q.E.I. srl senza stipendio da 7 mesi e in
Cassa integrazione ordinaria dall’11 maggio scorso a causa di un contenzioso
sorto tra la Molise Dati (ente strumentale della Regione e stazione appaltante)
e l’impresa appaltatrice Q.E.I. srl. Il contenzioso ha per oggetto il mancato pagamento alla
Q.E.I. da parte di Molise Dati dei canoni mensili come previsto nel contratto.
L’appalto in questione ha per oggetto il “Progetto MEF” di monitoraggio e
validazione della spesa farmaceutica territoriale convenzionata fortemente
voluto dalla Regione Molise in seguito ad un protocollo d’intesa siglato nel
2005 tra Regione e Ministero dell’Economia e Finanze. La Regione ha investito
molto sul progetto spendendo finora oltre 5 milioni di euro di soldi pubblici
per la progettazione di un sistema che avrebbe dovuto mettere sotto stretto
controllo la spesa farmaceutica regionale. Ma ad oggi è risultata essere palese
la scarsa volontà della massima istituzione regionale di voler dare seguito a
quanto stabilito nel contratto siglato nel 2006 tra la Molise Dati e la Q.E.I.
srl titolare di un sistema brevettato e ritenuto dalla Regione idoneo allo
scopo e collaudato dalla stessa con esito positivo già due anni fa.
Mercoledì 13 luglio
ci sarebbe dovuto essere l’incontro in Assessorato regionale al lavoro tra
Regione, Molise Dati, Fiom-Cgil e azienda per verificare le reali possibilità
di ripresa delle attività aziendali o in alternativa per individuare ogni altro
tipo di ricollocazione, come più volte promesso dalla politica, dei 14
lavoratori. Purtroppo, però, l’incontro è stato rinviato a “data da destinarsi”
su richiesta proprio di Molise Dati e Regione.
La medicina di tutti
i mali sembra essere la transazione (da sottoporre alla Q.E.I.) tanto che
quando nel corso dell’ultimo tavolo in Assessorato al lavoro (avvenuto lo
scorso 8 giugno, e al quale non è stata invitata l’azienda!) il rappresentante
di Molise Dati annunciò la brillante trovata, l’assessore Fusco Perrella la
accolse con grande entusiasmo come l’unica soluzione del contenzioso in atto
sia per la riscossione delle mensilità non pagate ai lavoratori che per il loro
futuro lavorativo. Purtroppo però ad oggi, come evidenziato da una nota
ufficiale della direzione Q.E.I. inviata alla Fiom-Cgil: “L’ultimo incontro è
avvenuto, in vostra presenza, il giorno 16 maggio 2011 presso l’Assessorato al
Lavoro. Nonostante i nostri ripetuti solleciti al Presidente della Regione, al
Presidente di Molise Dati ed ai suoi legali, nessun altro incontro vi è mai
stato.”
Cosa stanno realmente
escogitando la Regione e Molise Dati?
A questo punto la
Fiom-Cgil si chiede: in questa opaca faccenda chi sta bluffando?
Chi sta speculando
per interessi particolari sulla pelle dei lavoratori e delle proprie famiglie?
Perché Molise Dati
prima stipula un contratto e poi non fa nulla per rispettarlo scaricando le
responsabilità (e ne ha diverse) su tutti gli altri soggetti interessati (impresa
appaltatrice, Regione e farmacisti)?
Perché Molise Dati,
“società in-house” (?) e quindi esecutrice della Regione, non ha ottemperato
all’accordo del 28 febbraio pagando alla Q.E.I. i 600.000 euro che pur la
Regione le aveva trasferito?
Perché dopo quasi due
mesi di silenzio, il 26 aprile 2011 la Molise Dati inviava alla Q.E.I. un fax
che, in totale contraddizione a quanto siglato nell’accordo del 28 febbraio
2011, condizionava il pagamento all’accettazione di ulteriori sconcertanti
clausole?
E poi per quale
motivo la Regione Molise, nonostante le promesse, gli impegni formali e i tanti
soldi finora spesi non prova a rimuovere quegli ostacoli che non permettono la
prosecuzione delle attività?
In tutto questo i
danneggiati sono sempre i lavoratori e tutti i cittadini molisani che vedono
andare in fumo un po’ di soldi pubblici. Perciò la Fiom-Cgil chiede che venga
fatta chiarezza al più presto.
I lavoratori, come se
non bastassero gli stipendi non pagati e l’incertezza sul futuro lavorativo,
sono ancora in attesa del pagamento delle settimane di Cigo. Probabilmente, a
causa del gran numero di pratiche di richiesta di cassa integrazione che
l’unico funzionario incaricato dell’INPS di Roma deve esaminare, i dipendenti
riceveranno l’integrazione salariale nel migliore delle ipotesi con estremo
ritardo.
La Fiom-Cgil, infine,
invita la Regione Molise, che ha il dovere di salvaguardare il lavoro come
valore sociale, a trovare qualsiasi soluzione – seria - per ridare speranza e
dignità a tutti i lavoratori pertanto sollecita la convocazione urgente
dell’incontro che si sarebbe dovuto svolgere lo scorso 13 luglio con la
presenza del presidente della Regione, dell’assessore regionale al lavoro,
della direzione di Molise Dati e della Q.E.I. srl.
19-7-2011
La FIOM-CGIL Regionale
comunica i dati di adesione allo sciopero del 15 luglio 2011 per il mancato
pagamento del PDR (premio di risultato):
Cambio m40 primo
turno montaggio 35%
secondo turno 50%
Lavorazione cambi
primo turno 30%
secondo turno 40%
Motore 8vv primo
turno lavorazione 15%
montaggio 20%
Secondo turno
lavorazione 30%
montaggio 50%
terzo turno
lavorazione 30%
montaggio 70%
13-7-2011
SITUAZIONE DELLA
MOBITALIA TERMOLI
I 43 lavoratori della
Mobitalia Design s.p.a. di Termoli sono ufficialmente in Cassa integrazione
straordinaria per crisi aziendale per la durata di 12 mesi. L’incontro per
l’esame congiunto del provvedimento tenutosi il 12 luglio presso l’Associazione
industriali di Termoli, alla presenza dei sindacati e dell’azienda, non dà
scampo ai lavoratori costretti così ad intraprendere un difficile cammino di
disagio sociale per se stessi e per le proprie famiglie. L’azienda di Termoli,
specializzata nella produzione di complementi di arredo di alto livello
gravitante nell’orbita del gruppo Bontempi, motiva l’accesso all’ammortizzatore
sociale poiché trascinata in una crisi economica provocata dalla repentina
riduzione delle commesse. La motivazione continua a non convincere la Fiom-Cgil
in quanto tra Mobitalia Design e le due committenti (Bontempi e Ingenia)
esistono degli incroci azionari. Ancora maggiori perplessità lascia il modus
operandi dell’azienda che nonostante avesse in corso una procedura di Cassa
integrazione ordinaria, in maniera brutale e senza segnali manifesti di
criticità, il 20 giugno scorso avvia una procedura di mobilità per cessazione
di attività di tutti i lavoratori in forza.A nulla sono valsi i tentativi della
Fiom-Cgil, su mandato dei lavoratori, nel corso del precedente incontro del 28
giugno, di convincere l’azienda a prorogare la Cigo in corso quale migliore
strumento di tutela per i lavoratori, anzi è stato chiaro il diktat della
proprietà: o Mobilità (e quindi i licenziamenti) o Cassa integrazione
straordinaria. Di fronte alla scelta, quasi obbligata, i lavoratori questa
mattina hanno espresso la volontà, tramite referendum (il vero metodo
democratico di consultazione sollecitato dalla Fiom-Cgil), di percorrere la
strada della Cigs.Considerata la difficile situazione, la Fiom-Cgil limita
comunque i danni per le maestranze portando a casa il riconoscimento dell’equa
rotazione dei lavoratori entro i limiti della sostenibilità organizzativa,
produttiva e di sicurezza dell’intera struttura in questa fase di ultimazione
delle consegne in corso e nell’eventualità, nell’arco dei 12 mesi, dovessero
arrivarne altre. D’altronde è la legge che lo prevede ma in maniera discutibile
la parte datoriale ha provato a boicottare l’istituto della rotazione e
addirittura ha tentato di infilare nell’accordo un minor carico di Cigs per
alcuni lavoratori, individuati dall’azienda stessa, rispetto ad altri.
Ovviamente la Fiom-Cgil si è opposta con forza a questa posizione
discriminante.Un altro importante paletto fissato dalla Fiom-Cgil è stato
quello di far inserire nell’accordo la possibilità da parte del singolo
lavoratore di richiedere all’azienda l’anticipazione del Trattamento di fine
rapporto per l’importo lordo di 900 euro per i primi tre mesi della Cigs. La
richiesta è basata sulla necessità di vedere riconosciuto un reddito in attesa
dell’approvazione ministeriale della Cassa integrazione straordinaria che
normalmente si aggira sull’arco temporale di alcuni mesi anche in
considerazione dell’incapacità da parte dell’azienda di poter anticipare il salario
stante la pesante crisi di liquidità.Le parti concordano la necessità di
incontrarsi entro la fine di settembre 2011 per verificare l’andamento della
Cigs anche per monitorare la corretta applicazione della rotazione. L’azienda,
poi, conferma la disponibilità ad attivare i previsti corsi di formazione
professionali per i lavoratori in Cigs con oneri a carico della Regione
Molise.Nei prossimi giorni la vertenza arriverà sul tavolo dell’Assessorato
regionale al Lavoro, l’ente competente in materia di consultazione sindacale
per lo svolgimento dell’esame congiunto, sperando che questa volta l’azienda si
presenti all’incontro a differenza di quanto accaduto lo scorso 11 giugno
quando la parte datoriale ha declinato all’ultimo momento l’invito della Regione
manifestando chiaramente scarsa attenzione alle relazioni sindacali mancando
così di rispetto anche all’istituzione regionale chiamata a studiare le
eventuali azioni da mettere in pratica per evitare il dramma dei licenziamenti
di 43 lavoratori e per verificare le possibilità di tenere sul territorio
regionale una realtà così importante.La crisi e la speculazione della crisi
continua ad estendersi sul territorio molisano colpendo sempre e soltanto
Lavoratori e Cittadini.
13-7-2011
La scrivente O.S. FIOM-CGIL
Regionale con la presente chiede al Sig. PREFETTO di Campobasso un incontro con
le parti su indicate per trovare una soluzione alla difficile condizione
economica in cui si trovano le Lavoratrici e i Lavoratori della SMIT di Termoli
dichiarata fallita il 16 marzo 2011 e a oggi in attesa dell’erogazione per
cassa integrazione straordinaria ministeriale.
L’attesa del decreto
ha portato per ogni Lavoratore della SMIT un ritardo di circa 4 mesi di
erogazione per CIGS e la preoccupazione della FIOM è che questo ritardo si
possa prorogare per altri mesi portando ai i Lavoratori e le loro famiglie
ulteriori danni dopo la perdita del posto di lavoro.
La FIOM resta in
attesa di un riscontro scritto nell’interesse delle Lavoratrici e Lavoratori.
13-7-2011
SCIOPERO DI 8 ORE ALLA
FIAT DI TERMOLI
F
IAT SPA E FIAT
INDUSTRIAL DEVONO PAGARE IL SALDO DEL PREMIO
In molti stabilimenti
del gruppo, nei giorni scorsi, ci sono stati scioperi con grandi adesioni,
promossi unitariamente dalle RSU o dai Delegati FIOM, contro il mancato
pagamento del saldo del PREMIO di RISULTATO.
Le Lavoratrici e i
Lavoratori non accettano che mentre si erogano centinaia di milioni agli
azionisti e si danno migliaia di euro ai capi e capetti si continui a negare
quanto dovuto a chi produce e paga il prezzo più alto della crisi.
Finalmente anche FIM
e UILM Nazionali se ne sono accorti. Come FIOM avevamo proposto di dare una
risposta unitaria all’arroganza della fiat chiedendo che fossero chiare le
rivendicazioni:
• Tutte le società FIAT devono pagare il saldo
adesso
• Non bastano poche ore di sciopero al solo
fine di fare “sfogare” i Lavoratori
• Va respinta la minaccia della FIAT di far
uscire tutte le sue società da Contratto Nazionale
• Il Contratto Nazionale va difeso e le
Lavoratrici e i Lavoratori hanno diritto a un Contratto Integrativo per
migliorare il salario e le loro condizioni(con loro da discutere e decidere).
Purtroppo queste
condizioni unitarie non ci sono. FIM e UILM, nei fatti con il loro
comportamento, continuano ad assecondare la volontà di FIAT di negare i diritti
dei Lavoratori estendendo a tutti le condizioni degli “Accordi” di Pomigliano,
Mirafiori e Grugliasco.
FIOM REGIONALE
congiuntamente alla FIOM Nazionale proclama 8 ORE di SCIOPERO nello
stabilimento FIAT POWERTRAIN di Termoli il Giorno 15 LUGLIO 2011
12-7-2011
Mercoledì 13 luglio
alle 11.30 è stato convocato l’incontro all’Assessorato regionale al Lavoro tra
Regione, Molise Dati, Fiom-Cgil e azienda per verificare se esiste futuro
lavorativo per le 14 unità della Q.E.I. srl in Cassa integrazione ordinaria per
crisi finanziaria dall’11 maggio scorso.
A causa di un
contenzioso sorto tra l’azienda e Molise Dati, committente dei lavori per conto
della Regione Molise, i lavoratori e le proprie famiglie vivono una drammatica
situazione di disagio economico (l’ultima mensilità percepita è quella di
dicembre 2010 e sono in attesa del pagamento delle settimane di Cigo) e di
mancanza di prospettive lavorative. L’appalto in questione ha per oggetto il
progetto MEF di monitoraggio e validazione della spesa farmaceutica
territoriale convenzionata fortemente voluto dalla Regione Molise in seguito ad
un protocollo d’intesa siglato nel 2005 tra Regione e ministero dell’Economia e
Finanze. La Regione ha investito molto sul progetto spendendo finora oltre 5
milioni di euro di soldi pubblici per la progettazione di un sistema che
avrebbe dovuto mettere sotto stretto controllo la spesa farmaceutica regionale.
Ma ad oggi è risultata essere palese la scarsa volontà dell’istituzione di
voler dare seguito a quanto stabilito nel contratto siglato nel 2006 tra la
Molise Dati (ente strumentale della Regione e stazione appaltante) e la Q.E.I.
srl (impresa appaltatrice) titolare di un sistema brevettato e ritenuto dalla
Regione idoneo allo scopo e collaudato dalla stessa con esito positivo già due
anni fa.
La Fiom-Cgil auspica
una rapida e bonaria soluzione del contenzioso esistente tra Molise Dati
(Regione Molise) e Q.E.I. srl confidando, come pubblicamente annunciato dai
vertici regionali e di Molise Dati, in un accordo transattivo (che però
nonostante i proclami non ancora viene sottoposto all’azienda) che possa
salvaguardare tutti, in primis le 14 famiglie dei lavoratori Q.E.I.
In caso di mancato
accordo tra Molise Dati e Q.E.I. la Fiom-Cgil intende spingere la Regione
Molise ad individuare tutte le strade possibili al fine di ricollocare in
maniera sicura i lavoratori e ridare la dignità e il futuro alle loro famiglie.
<A NAME="9711-fiom">9-7-2011</A>
Corso delegati FIOM
della FIAT Termoli: ritmi di lavoro e danni alla salute in Fiat
La velocità dei ritmi di lavoro, in
particolare sulle linee di montaggio, e' la causa principale di rischi per le
articolazioni delle braccia di lavoratrici e lavoratori. Le patologie
muscolo-scheletriche ( tendiniti al polso, gomito, spalla ecc) rappresentano
oltre la meta' di tutte le malattie causate dal lavoro; queste patologie sono
un costo enorme, oltre che per salute dei lavoratori, per il sistema sociale
nel suo complesso.
I datori di lavoro hanno degli obblighi
precisi, a livello legislativo, sia rispetto alla valutazione dei rischi che
per l'attuazione di interventi adeguati per prevenire i danni alla salute dei
lavoratori.
La FIOM Regionale Molise, consapevole
del fatto che in Fiat questi problemi sono diffusi, chiede all'azienda delle
garanzie precise sulle misure attuate per prevenire i danni alla salute.
Per raggiungere questo obiettivo la
FIOM ha deciso di agire a piu' livelli:
A. Chiede alla Fiat la consegna dei
dati relativi alle valutazioni dei rischi e le misure di prevenzione attuate
B. Effettua dei corsi di formazione per
permettere ai propri delegati/rls di fare delle verifiche sulla correttezza
delle analisi dei rischi aziendali.
Proprio per questo il giorno 8/07/11 si e'
tenuto a Termoli un corso di formazione con un ergonomo della FIOM nazionale
(Tuccino Francesco); durante il corso sono emersi, in particolare nell'area di
montaggio dei motori, elementi chiari sulla presenza di rischi rilevanti
all'interno della Fiat.
La FIOM chiede alla
Fiat di rispettare gli obblighi previsti dalle leggi e adotterà tutte le misure
necessarie per tutelare la salute dei lavoratori.
4-7-2011
La Fiom-Cgil esprime
forte preoccupazione per la sorte lavorativa dei 14 dipendenti della Q.E.I. srl
in cassa integrazione ordinaria per crisi finanziaria dall’11 maggio scorso. A
causa di un contenzioso sorto tra l’azienda e Molise Dati, committente dei
lavori per conto della Regione Molise, i lavoratori e le proprie famiglie
vivono una drammatica situazione di disagio economico (l’ultima mensilità
percepita è quella di dicembre 2010) e di mancanza di prospettive lavorative.
L’appalto in questione ha per oggetto il progetto MEF di monitoraggio e validazione
della spesa farmaceutica territoriale convenzionata fortemente voluto dalla
Regione Molise in seguito ad un protocollo d’intesa siglato nel 2005 tra
Regione e ministero dell’Economia e Finanze. La Regione ha investito molto sul
progetto spendendo finora oltre 5 milioni di euro per la progettazione di un
sistema che avrebbe dovuto mettere sotto stretto controllo la spesa
farmaceutica regionale. Ma ad oggi è risultata essere palese la scarsa volontà
dell’istituzione di voler dare seguito a quanto stabilito nel contratto siglato
nel 2006 tra la Molise Dati (ente strumentale della Regione e stazione
appaltante) e la Q.E.I. srl (impresa appaltatrice) titolare di un sistema
brevettato e ritenuto dalla Regione idoneo allo scopo e collaudato dalla stessa
con esito positivo già due anni fa.
Come già specificato,
i dipendenti dell’azienda di Roma (tutti molisani) ora sono in cassa
integrazione ordinaria (in attesa di pagamento per le settimane di cigo) poiché la Q.E.I. srl, nonostante abbia
regolarmente eseguito i lavori, non ha mai percepito il canone di conduzione
previsto dal contratto e di conseguenza non è in grado di garantire i livelli
occupazionali. Per andare incontro alle esigenze dei lavoratori, per la verità,
la Regione ha deciso a marzo scorso (con accordo scritto datato 28 febbraio) di
erogare alla Q.E.I. srl una somma di 600mila euro vincolata però
all’accettazione di alcune condizioni che l’azienda ha ritenuto di non recepire
con giuste motivazioni espresse dalla stessa nel corso di un tavolo in assessorato
regionale al Lavoro.
Alla luce di tutto
ciò la Fiom-Cgil chiede alla Regione Molise di prendersi carico della
condizione di disagio dei lavoratori e delle loro famiglie e garantire loro la
continuità lavorativa perché il lavoro è un valore sociale che la Regione ha il
dovere di salvaguardare. In aggiunta la Fiom-Cgil sollecita La Regione e Molise
Dati a fare tutto ciò che è nelle loro possibilità per evitare che i molisani
possano pensare che il proprio governo regionale abbia potuto bruciare oltre 5
milioni di euro di soldi pubblici in un progetto che esso stesso ora vuole
affossare.
La Fiom-Cgil ritiene
opportuno garantire la ripresa delle attività dell’azienda prevedendo,
eventualmente, una parziale riconversione del progetto al fine di utilizzare il
sistema (collaudato e funzionante) e garantire l’importante servizio di
controllo delle ricette della farmaceutica territoriale convenzionata mediante
il tradizionale sistema. Pertanto la Fiom-Cgil, che opera solo ed
esclusivamente negli interessi dei lavoratori, auspica una rapida e bonaria
soluzione del contenzioso esistente tra Molise Dati (Regione Molise) e Q.E.I.
srl confidando, come pubblicamente annunciato dai vertici regionali e di Molise
Dati, in un accordo transattivo (che però nonostante i proclami non ancora
viene sottoposto all’azienda) che possa salvaguardare tutti, in primis le 14
famiglie dei lavoratori Q.E.I. e i cittadini molisani quali contribuenti già
FORTEMENTE danneggiati dall'aumento delle tasse e dai tagli ai servizi
essenziali.
Infine la FIOM-CGIL
chiede di fissare un incontro come da richiesta inoltrata il 20 giugno 2011 con
il Presidente della Regione, dell'Assessore al Lavoro, Direttore Generale
Molise Dati, Direttore Società Q.E.I.